Bologna, 4 ottobre 2017 - ‘Bolognia’. Si, avete letto bene. Non si tratta di un refuso in questo articolo, ma di un refuso assai più grande (di alcuni metri e a caratteri cubitali) dipinto su una delle strade di scorrimento principali della capitale morale del Paese. Ora, non sappiamo se qualche maestra elementare in transito sulla tangenziale ovest di Milano, carreggiata sud, a pochi chilometri dal casello di Melegnano e dall’autostrada del Sole, abbia accusato un malore.
Ma adesso si può stare tranquilli: lo strafalcione, da qualche settimana, è stato corretto. La ‘i’ di troppo è stata coperta da un velo pietoso di catrame, come un immenso tratto di bianchetto sul quaderno di uno scolaro un po’ asino. Ed anche se, in genere, è peggio la toppa del buco, questa era una toppa davvero indispensabile. Può essere che il cemento arroventato dell’estate implacabile appena conclusa abbia confuso un po’ le idee agli addetti al rifacimento della segnaletica orizzontale. Dopo la riforma della Buona Scuola, il prossimo esecutivo potrebbe valutare una legge della Buona Segnaletica. Per evitare incidenti stradali, certo. Ma soprattutto quelli ortografici.