REDAZIONE BOLOGNA

Bolognesi: “Camicie nere protette dalla Polizia”. Il presidio ‘anti patrioti’ a Bologna

I familiari delle vittime del 2 agosto ma anche delle altre stragi italiane si sono riunite in stazione, nella sala d’aspetto dove si ricorda chi ha perso la vita nel 1980. “Vogliamo sapere chi ha dato l’autorizzazione alla manifestazione del 9 novembre in piazza XX Settembre”

Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore (FotoSchicchi)

Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto, e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore (FotoSchicchi)

Bologna, 27 novembre 2024 – Tante persone questa mattina hanno risposto alla chiamata dei familiari delle vittime della strage di Bologna, che insieme alle associazioni dei parenti delle vittime delle stragi di piazza Fontana e piazza della Loggia, avevano lanciato un presidio per protestare contro il corteo dei Patrioti e Casapound del 9 novembre scorso in piazza XX settembre (una settimana prima delle elezioni regionali). “La sala d'aspetto della stazione di Bologna era piena, è stata una bella risposta alla ferita lasciata della manifestazione dei Patrioti che si è tenuta proprio qui davanti il 9 novembre. Serve chiarezza, e vogliamo sapere chi ha dato l'ok per far svolgere quella manifestazione in piazza XX Settembre e per quale motivo non è stato informato il sindaco, ha detto Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto.

Il corteo dei Patrioti aveva infatti innescato un botta e risposta tra il Comune e la Prefettura su chi, in sede di comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, aveva concesso l'autorizzazione a far svolgere il corteo neofascista a due passi dalla stazione di Bologna.

Ho letto il documento del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica dove si diceva che si sarebbe cercata una soluzione alternativa per far svolgere il corteo dei Patrioti in un altro luogo fuori dal centro – ha anche detto Bolognesi – ma così non è stato. Chiediamo delle risposte sul perché di questa decisione. Inoltre mi viene quasi da dire che 'gli assassini tornano sempre sul luogo del delitto’”.

Sala gremita per il presidio in stazione promosso dall'Associazione delle vittime dei familiari della strage fascista del 2 agosto 1980 in memoria delle vittime (Foto Schicchi)
Sala gremita per il presidio in stazione promosso dall'Associazione delle vittime dei familiari della strage fascista del 2 agosto 1980 in memoria delle vittime (Foto Schicchi)

"La volontà di tutti era spostarla – ha continuato Bolognesi – ma non si è trovata un'altra piazza, perché i patrioti avevano l'obiettivo di venire vicino alla stazione per entrare nella campagna elettorale. Sono stati capaci di farlo perché protetti dalle Istituzioni nazionali, non da Bologna. Dobbiamo dirlo: le 300 camicie nere sono state protette dalla Polizia. Questo non deve passare, è davvero squallido e bisognerà capire". Bolognesi ha accusato la premier Giorgia Meloni di "strabismo" rispetto alla manifestazione dell'estrema destra, avvertendo: "Noi continueremo a chiedere chi ha dato quell'autorizzazione ed è bene lo facciano tutti i cittadini. Anche questo è un modo per non lasciare sole le vittime del 2 agosto”.

Un minuto di silenzio e la lettura dei nomi delle vittime del 2 agosto 1980, durante il presidio contro il corteo dei Patrioti del 9 novembre scorso (Foto Schicchi)
Un minuto di silenzio e la lettura dei nomi delle vittime del 2 agosto 1980, durante il presidio contro il corteo dei Patrioti del 9 novembre scorso (Foto Schicchi)

All'iniziativa di questa mattina hanno partecipato anche l'Anpi, i sindacati e il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è cominciata con un minuto di silenzio, alle 10.25, orario in cui scoppiò la bomba, in ricordo delle vittime della strage di Bologna, i cui nomi sono stati poi letti al termine del presidio. Sono intervenuti poi, oltre a Bolognesi, la presidente dell'Anpi di Bologna, Anna Cocchi, il sindaco, e il presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di piazza della Loggia, Manlio Milani, ed è stato letto un messaggio del presidente dell'associazione dei parenti delle vittime della strage di piazza Fontana, Federico Sinicato. Presenti anche i segretari regionale e provinciale del Pd Luigi Tosiani e Federica Mazzoni, insieme a Pierluigi Bersani.