Bologna, 2 marzo 2021 - Bologna zona rossa. E con tutta probabilità già da venerdì o al massimo dal weekend. Perché, chiosa il sindaco Virginio Merola, la situazione è diventata drammatica. Ecco perché ieri, ufficialmente, ha chiesto di affrettare i tempi alla Regione del passaggio da arancione scuro a rosso. Richiesta che verrà accolta non appena arriverà il nuovo Dpcm, atteso oggi. "Stiamo peggiorando, prima facciamo meglio è – l’appello rivolto al governatore Stefano Bonaccini –. Abbiamo una media di 417 casi su 100.000 persone, 22 Comuni sono sopra la media e in particolare 12 Comuni sono oltre i 500 casi. Questo significa che siamo già in zona rossa". Che arriverà prima del weekend per evitare di vedere altri assembramenti, altri parchi pieni, altre feste di studenti o grigliate tra amici. "Il presidente – ha aggiunto in serata Merola – mi ha assicurato che si sta attivando per arrivare a provvedimenti in pochi giorni"
Bollettino in Emilia Romagna 2 marzo: leggero calo dei casi
Aggiornamento: quando parte il lockdown Chiusure e limitazioni. La decisione, che riguarderà l’intera area metropolitana, sulla scia del nuovo Dpcm Draghi, dovrebbe prevedere la chiusura di barbieri, parrucchieri e negozi. A rischio anche le scuole d’infanzia, uniche oggi in presenza. Salvi l’asporto e le consegne a domicilio per bar e ristoranti. Per oggi, intanto, è stata convocata la conferenza metropolitana dei sindaci, molti dei quali ieri hanno attivato nuove restrizioni nei proprio comuni a partire da Budrio.
Zone arancione scuro in Emilia Romagna: restrizioni dove e quando - Tante persone ai Giardini Margherita Ospedali ko. L’ultimo numero sui ricoveri ospedalieri, parla di ben 850 pazienti, a mille si andrebbe a compromettere seriamente l’intero sistema sanitario. "Stiamo già riducendo gli interventi di chirurgia del 40-50% – così ancora Merola –. Contiamo sul piano vaccinazioni, che si sblocchi al più presto". Dati choc. Una situazione senza precedenti, con numeri che continuano a salire. I nuovi contagi, ad esempio: 768 nelle ultime 24 ore, record assoluto. Poi l’Rt a 1,34 ma con "tendenza a salire" come sottolinea il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon. "Avremo una settimana terribile perché il picco non l’abbiamo ancora raggiunto. La pressione sugli ospedali è pazzesca, la velocità di diffusione del virus non si è mai verificata a questi livelli. Tutti i posti letto sono al limite della saturazione". Necessaria dunque la zona rossa? Bordon non entra nel merito, "non spetta a me", ma a Regione e Citta metropolitana, ha chiarito lo scenario. "Tra venerdì e domenica, in tutta la rete ospedaliera, abbiamo avuto 209 ricoveri, un numero da paura. Siamo ormai a quasi il 50% dei ricoveri totali per Covid. Chiaro che quando c’era meno circolazione delle persone per noi era un aiuto".
Feste bandite. Una guerra che "si vince insieme", peccato che "non tutti rispettino i distanziamenti e indossino le mascherine". Gli assembramenti ai Giardini Margherita di venerdì o le feste al Parco del Navile di domenica, aggiunge, "avranno effetti su di noi tra una settimana". Ciò che si è abbassata è l’età media del contagio: "Vediamo sempre più giovani accedere alle nostre strutture con una carica virale alta e con necessità di ventilazione, fino ai casi di terapia intensiva". In due giorni e mezzo sono stati "’bruciati’ 200 letti che avevamo ricavato con enorme fatica". Ieri, addirittura, la richiesta formale al privato accreditato di sospendere le attività programmate, con effetto immediato, "per mettersi a nostra disposizione in maniera completa". Speranza vaccini. Alle 15 di ieri, intanto, erano state somministrate complessivamente 393.791 dosi in regione (85.234 a Bologna). Ieri hanno iniziato le forze dell’ordine bolognesi, con 200 finanzieri. Oggi tocca a 50 agenti della penitenziaria e 100 poliziotti. "Con i vaccini – aggiunge Bordon – ci giochiamo il futuro. Il punto di non ritorno? Sicuramente il momento più difficile e i dati di contagi e ricoveri cresceremo purtroppo ancora".