"Ciao mister" grida, puntando un dito al cielo, uno dei diecimila tifosi presenti alla grande festa Champions in Piazza Maggiore. Da lì tutta la folla intona il coro "Per Sinisa alè alè". Una città tutta riunita per gioire di un traguardo che fino a qualche mese fa sembrava inimmaginabile, utopistico, irrealizzabile, e che invece il fischio di fine partita di Atalanta-Roma ha reso realtà. E consegnato alla storia. Fuochi d’artificio, cori e abbracci, la gente ancora incredula ha invaso Piazza Maggiore omaggiando la squadra a suon di "Bologna, la mia vita te la dedico". La punta dell’iceberg di anni di lavoro, sacrifici, annate difficili, e se è vero che ora i tifosi si godono – meritatamente – questo incredibile traguardo, nessuno di loro si dimentica da dove si è partiti, e delle tante personalità che – anche negli anni precedenti – hanno contribuito a fare arrivare la squadra fin qui.
Nel giorno più bello per questa città si omaggia dunque Sinisa Mihajlovic, il mister che ha salvato il Bologna da una retrocessione che a metà della stagione 2018-19 sembrava già quasi scritta, l’uomo che ha guidato con grande coraggio questa squadra anche durante la malattia che lo ha colpito, credendoci fino alla fine. Quello di queste ore – anche Gianni Morandi lo ha ricordato su queste pagine, così come il sindaco Matteo Lepore – è un omaggio dunque a una personalità che ha lavorato con molti dei componenti della rosa attuale, trasmettendo loro tutta la sua grinta e la sua voglia di non arrendersi mai. A ricordare Sinisa infatti non è stata solo la folla rossoblù di Piazza Maggiore, ma anche Riccardo Orsolini, da sempre legatissimo a lui. Ai microfoni di Dazn, dopo aver commentato "Non ho parole per descrivere questa impresa, ho finito di piangere letteralmente trenta secondi fa", gli è stato chiesto se ci fosse anche l’impronta di Mihajlovic in questa qualificazione in Champions League. Senza esitare un secondo ha risposto: "Ma certo che c’è anche Sinisa in tutto questo. Lui ha messo le basi, le fondamenta, ci ha trasmesso tutta la sua ‘cazzimma’. Devo dire la verità, appena è finita Atalanta-Roma un pensiero a Sinisa l’ho fatto".
Un gesto che non è passato inosservato alla famiglia del campione serbo: la moglie Arianna Rapaccioni, e i figli Viktorija, Virginia, Dusan e Miroslav hanno pubblicato sui loro social media i video dei cori dei tifosi e le dichiarazioni di Riccardo Orsolini, un modo per ringraziare la riconoscenza della città. La moglie scrive poi una dedica malinconica sul suo profilo Instagram: "Stasera mi manchi più del solito, e di solito mi manchi da morire". "Per Sinisa alè", dunque. Perché questa Champions è anche un po’ sua.