Bologna, 17 dicembre 2024 – Una serata di ballo come tante al centro sociale Falcone di Riale, a Zola Predosa, si è trasformata in una corsa contro il tempo quando Franco Righelli, che abita a Lippo Calderara e ha 75 anni, mentre era in pista, si è accasciato improvvisamente a terra per un arresto cardiaco.
Determinante è stata la tempestività della rete d’emergenza, a partire da Mauro Montuschi che quella sera è intervenuto immediatamente con massaggio cardiaco e defibrillatore. "Ho visto che nessuno sapeva usarlo e sono intervenuto. Prima ho praticato il massaggio cardiaco per quattro minuti, poi ho utilizzato il Dae – racconta Mauro –. Avevo fatto il corso di formazione e spero che questa esperienza spinga altre persone a fare lo stesso”.
L’allarme è scattato alle 22,09, con la chiamata alla Centrale operativa 118 Emilia Est. L’ambulanza della Pubblica Assistenza Valle Lavino e l’automedica di Bazzano sono partite immediatamente. Contemporaneamente, tramite l’app Dae RespondEr sviluppata dal 118 Emilia-Romagna, un soccorritore volontario nelle vicinanze è stato allertato e si è recato sul posto.
Successivamente, alle 22,12, Mauro ha iniziato il massaggio cardiaco e applicato la prima scarica con il defibrillatore presente nel centro sociale. In pochi minuti sono arrivati sia l’ambulanza che il soccorritore RespondEr, che hanno proseguito con le manovre di rianimazione. Fortunatamente, un secondo shock non è stato necessario perché il cuore di Franco è ripartito.
Trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna in codice rosso, Franco è stato ricoverato in Rianimazione e successivamente in Cardiologia, dove è rimasto in osservazione. “Il nostro lavoro è stato agevolato dall’intervento immediato – sottolinea Carlo Coniglio, direttore rianimazione ed emergenza territoriale –. La tempestività della rianimazione ha evitato danni neurologici: questo è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra cittadini formati e professionisti del soccorso possa salvare una vita”.
Dieci giorni dopo, Franco è stato dimesso dalla Cardiologia, dopo un intervento di impianto di defibrillatore cardiaco e pochi giorni dopo aver festeggiato il 76esimo compleanno in reparto insieme alla famiglia e agli operatori sanitari. La figlia Simona, non senza commozione, ha ringraziato tutti: “Ora papà è finalmente a casa e sta bene grazie all’intervento di tutti: siamo stati fortunati. Anche io farò presto un corso per intervenire in queste situazioni”.
Che cos’è Dae RespondEr
L’app Dae RespondEr, attiva dal 2017, è uno strumento cruciale che consente di intervenire tempestivamente in caso di arresto cardiaco. Con quasi 25mila iscritti in Emilia-Romagna, di cui oltre 5.600 nella città metropolitana di Bologna, permette di localizzare il soccorritore più vicino e guidarlo nelle manovre salvavita. Dal 25 novembre, nell'area Emilia Est, il servizio è stato esteso anche alle abitazioni private, dove, tra l'altro, si verifica la maggior parte degli arresti cardiaci.