DAVIDE MINGHETTI
Cronaca

Bologna Fc, i tifosi e il coro simbolo che trascina la squadra in paradiso

E’ una stagione da Champions anche sugli spalti e, soprattutto, in curva: contro l’Inter ci sarà il sold out. Ecco le parole del canto "La mia vita te la dedico” che racchiude le emozioni rossoblù

Bologna, 6 marzo 2024 – La gioia del gol del Bologna, le urla di felicità, le lacrime di commozione a fine partita sulle note di Cesare Cremonini e Lucio Dalla. Un'emozione capace di coinvolgere tutti i tifosi (video), dal bambino all'anziano, estasiati dal calcio di Thiago Motta e dei suoi ragazzi.

I cori della curva Andrea Costa stanno trascinando i giocatori rossoblù: è una stagione da Champions anche sugli spalti
I cori della curva Andrea Costa stanno trascinando i giocatori rossoblù: è una stagione da Champions anche sugli spalti

“Così si gioca solo in paradiso”, come disse Fulvio Bernardini al termine di un Bologna-Modena terminato 7-1 nel 1962, che avrebbe lanciato, l’anno dopo, i rossoblù verso lo scudetto. 

Scene da brivido viste spessissimo al Dall'Ara quest'anno, diventato il fortino della corsa Champions: i rossoblù sono la squadra che ha collezionato più punti tra le mura amiche, insieme all'Inter.

Già, l'Inter, la prossima avversaria casalinga per una sfida che sta caricando una città intera. La febbre per questa partita sta salendo tra i tifosi, con il sold out dello stadio già raggiunto dopo pochi giorni dalla messa in vendita dei biglietti, riservata agli abbonati rossoblù che potevano comprare fino a quattro tagliandi per altri tifosi sugli spalti. Un'iniziativa studiata dal club anche per evitare la classica 'invasione interista' e premiare i propri tifosi, dopo una stagione incredibile. 

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I cori della curva

Quei tifosi che finora sono stati un fattore decisivo per le imprese di Thiago Motta e dei suoi ragazzi, sia in casa che in trasferta. La curva Bulgarelli è tornata ad essere piena con i soli abbonamenti già in estate, sull'onda dell'entusiasmo creato da Motta l'anno scorso. E quest'anno ha sempre trascinato la squadra a suon di cori. "Bologna, la mia vita te la dedico..." diventato ormai famosissimo per chi calca gli spalti del Dall'Ara, è il simbolo di questa stagione da Champions. Basato su un coro argentino (Muchachos) dopo la vittoria dei Mondiali 2022, era diventato il coro tormentone dello stadio già la scorsa stagione, creando un filo diretto con la squadra e alimentando la passione dei tifosi.

Cori nuovi e cori vecchi (come l'intramontabile "Fino alla fine Forza Bologna" e “M’innamoro solo se...vedo segnare il Bologna”, cantato dalla curva dopo ogni gol), chi tornerà allo stadio dopo anni in occasione di Bologna-Inter troverà antiche conoscenze, ma anche qualche novità, lanciata sempre dalla curva Andrea Costa. 

Il giocatore più osannato dai tifosi con un coro personalizzato è Riccardo Orsolini: emblematica la sua uscita dal campo contro il Lecce dopo la doppietta, che gli ha regalato il coro di incitamento “Orso Orso” da parte della curva. Ma il pubblico rossoblù, si sa, spesso crea dei legami con dei calciatori che vanno oltre al campo: ne è il perfetto esempio Jesper Karlsson, per cui c’è stata l’ovazione al suo rientro in campo dopo oltre 4 mesi di lontananza dal campo per infortunio. Lo svedese è entrato subito nel cuore dei tifosi, pur avendo giocato poco, anche perché è stato l’acquisto più oneroso del mercato estivo. 

Anche Thiago Motta è stato incensato di un coro: dopo mesi in cui questa testimonianza d’affetto era mancata, sul finale della partita col Verona la curva ha scandito a gran voce il nome del tecnico, unito al grido “Portaci in Europa”. L’allenatore rossoblù ha ringraziato il suo popolo con applausi, decidendo però di non andare sotto la curva. 

L'invito della curva Andrea Costa a Thiago Motta al termine della partita contro il Verona (FotoSchicchi)
L'invito della curva Andrea Costa a Thiago Motta al termine della partita contro il Verona (FotoSchicchi)

Bologna, la mia vita te la dedico

Questo il testo integrale del coro simbolo della stagione, ormai diventato famoso tra i sostenitori rossoblù e che racchiude tutte le emozioni del tifo: dagli anni bui della serie B fino alle speranze di rivedere "lo squadrone che tremare il mondo fa", il soprannome con cui era conosciuto il Bologna già negli anni ‘30, quando si aggiudicò la Mitropa Cup, il prestigioso trofeo europeo dell’epoca contro il Chelsea. Un augurio che finora sta portando bene alla squadra di Thiago Motta

Bologna, la mia vita te la dedico,

Com'è bella l'Andrea Costa,

Che festeggia per un gol,

E canta, canta come abbiam cantato noi,

Per amor di questa maglia e di tutti i figli suoi.

Conosciamo la sconfitta, conosciamo la serie B,

Con orgoglio e appartenenza siamo sempre stati qui,

Non è facile però, col Bologna in fondo al cuor,

Tornerà a tremare il mondo, rivogliamo lo squadron.