Bologna, 12 maggio 2024 – “Tutti in piazza Maggiore!". Grida un ragazzo del bar Ciccio in via San Mamolo. L’Atalanta ha appena piegato la Roma, dando così il via alla magica notte rossoblù, tutti i clienti si sono catapultati fuori, diretti verso il cuore della città e una notte di festa. Il ragazzo è un cliente fisso di questa storica ’tana’ del tifo rossoblù, è lì, davanti allo schermo, come "ogni domenica". Ieri sera, però, in tv il Bologna non c’è: "Siamo qui per gufare la Roma", dicono in gruppo.
La festa in piazza – I protagonisti della stagione – La curva è in Champions da mesi – Dalla B alla Champions in 10 anni
La cabala funziona, solo un brivido per il rigore siglato da Pellegrini, buono solo per le statistiche. Il sogno del Bologna (tra l’altro terzo, davanti alla Juve per differenza reti) ora è realtà, lo dice la matematica. Domenica 12 maggio 2024 diventerà una data da ricordare, può iniziare la festa.
Ci si incammina verso il centro, e lì i tifosi potranno scatenarsi e festeggiare un traguardo che mancava da 60 anni esatti, quando ancora la massima competizione per club veniva chiamata ’Coppa dei Campioni’.
Al netto di qualche scaramantica apprensione, la serata al Bar Ciccio è stata piuttosto rilassata. "La Roma questa sera perde", profetizzava un signore alla vicina fermata del bus.
Molti giovani presenti, anche un ragazzo con la maglia rossoblù e dietro la dedica al nonno con il numero 1. "Questa sera si tifa Atalanta", dicono in tanti.
Due sobbalzi di gioia in rapida successione ai due gol dell’Atalanta. Qualcuno si riprende e fa la battuta: "Non ci credo, ho esultato a 2 goal dell’Atalanta". Ma lo stress dei tifosi e scemato. L’intervallo così diventa un modo per dire la propria senza incappare nella tensione del momento. Tra chi già si prepara al carosello ("Prima che finisca la partita andiamo") e chi invece predica calma ("I novanta minuti più lunghi della mia vita").
Nel secondo tempo, tra i presenti del bar in zona San Mamolo si parla già della prossima festa: "È due giorni che non dormo per la trepidazione", dice uno. Il Bologna è in Champions League, tutto vero. Fase dell’incredulità: "Davvero ci siamo riusciti? Non ci si crede, è un sogno da cui spero di non svegliarmi".
Quello di fianco ribadisce (così si convince anche lui): "No, è tutto vero".
La partita è ormai finita, i più fiduciosi si divincolano per andare in piazza, basta il pensiero per ricordare a tutti che i ragazzi di Motta hanno portato la città e questi tifosi nel più grande palcoscenico d’Europa. E allora, come ricorda qualche esperto della curva rossoblù: "Bologna è una fede. È incredibile poter solo pensare di fare una trasferta a Madrid". Che la festa abbia inizio, a partire da questa notte destinata a rimanere nei cuori rossoblù per sempre.