Bologna e Portland, il gemellaggio. Scambio culturale dagli Stati Uniti

Bologna e Portland celebrano 20 anni di gemellaggio con scambi culturali e sportivi, testimoniando una forte collaborazione tra le due città.

Bologna e Portland, il gemellaggio. Scambio culturale dagli Stati Uniti

Bologna e Portland, il gemellaggio. Scambio culturale dagli Stati Uniti

Due sorelle unite da 20 anni, nonostante oltre novemila chilometri di distanza. Sottoscritto il 28 aprile 2004, Bologna e Portland (in Oregon, negli Stati Uniti) hanno celebrato il ventennale del loro gemellaggio a Palazzo d’Accursio, dove una delegazione di dieci giovani americani, accolti in soggiorno dalle famiglie di coetanei bolognesi, è stata ricevuta nella Sala Rossa. Con loro, gli ospiti americani della PBSCA (‘Portland Bologna Sister City Association’), guidata dal presidente Phil Potestio, accompagnato da Sally Hudson, Catherine Di Gregorio e Brian Schettini. "La miglior cosa che potesse capitare – racconta Potestio –. Bologna è speciale".

Una delle iniziative promosse dal gemellaggio è proprio lo scambio – a Bologna organizzato dal Comune e da Yoda Aps – tra giovani dai 15 ai 18 anni, che avviene in due anni: uno di soggiorno di un gruppo bolognese a Portland e uno di accoglienza di un gruppo americano in Italia, l’anno successivo. Nel frattempo è Anna Lisa Boni, assessora alle Relazioni Internazionali, ad accogliere la delegazione: "Due città che devono continuare a collaborare. Siamo una città accogliente e diversificata. Chi arriva qui, come voi, è bolognese a tutti gli effetti", dice.

Portland è più grande di Bologna. Le due realtà però – oltre a una comune passione per il calcio – sono associate da un’importante storia cestistica: Bologna grazie a Virtus e Fortitudo è conosciuta come ‘Basket city’; la gemellata americana grazie ai Trail Blazers è ‘Rip city’, da attribuire al fruscio del pallone che entra in retina. Mattia Santori, delegato alle Politiche giovanili, spiega: "La prossima volta saremo noi a riunire questa famiglia. Grazie per aver creato questo sodalizio". Quest’anno gli statunitensi resteranno a Bologna fino al 2 luglio, visitando anche Ravenna e Firenze.

Giovanni Di Caprio