FRANCESCO MORONI
Cronaca

Bologna, degrado ai Prati di Caprara. I residenti sono esasperati: "La situazione è insostenibile"

Rabbia in via Emilia Ponente: "Bivacchi e roghi, da anni facciamo segnalazioni. Tutto inutile". Sassone e Cevolani (Fd’I): "Bisogna intervenire al più presto. Interpelleremo il sindaco"

Degrado ai Prati di Caprara  I residenti sono esasperati:  "La situazione è insostenibile"

Degrado ai Prati di Caprara I residenti sono esasperati: "La situazione è insostenibile"

Bologna, 31 gennaio 2023 – "Uno spettacolo indecente, che ormai mi ha tolto le parole. Invito il sindaco a casa mia per vedere con i suoi occhi quello che qui accade tutti i giorni". Cittadini sotto scacco di rom e nomadi ai Prati di Caprara, con episodi di degrado, sporcizia e disagi. L’allarme arriva direttamente dai bolognesi che abitano sui palazzi affacciati sull’inizio di via Emilia Ponente, proprio al confine con il grande polmone verde urbano, abbandonato a se stesso da diverso tempo.

"A volte sono costretta ad abbassare il tendone del mio terrazzo per non vedere certe scene – racconta Margherita Scalise in Fortino, residente, esasperata per la convivenza impossibile con i gruppi che hanno preso possesso dell’area –. Ci sono persone che fanno bisogni all’aria aperta di continuo, anche con bambini nei dintorni, roulotte e altri mezzi dati alle fiamme, materiali pericolosi bruciati e odori insopportabili sprigionati nell’aria".

Il tema non è nuovo e sulle pagine del Carlino raccontiamo da tempo i disagi denunciati dai bolognesi e gli episodi più significativi di quella che sembra essere sempre più "una terra di nessuno".

"Sono 10 anni che faccio telefonate agli uffici del Comune o mando e ricevo lettere, ma qua non cambia mai nulla – ripete la signora, a cui fanno eco anche altri residenti –. Una volta è capitato che il Demanio (proprietario di quasi tutta l’area verde, ndr) sia venuto a pulire, ma poco dopo tutto è tornato come prima".

Da quando il distributore di benzina all’imbocco di via Emilia Ponente è stato chiuso e smantellato, è venuto meno un alto presidio contro gli episodi di incuria e degrado. Gli squarci nella recinzione cominciano già nei pressi di alcuni palazzi su via Saffi, dove i nomadi riescono a entrare e intrufolare oggetti anche di grosse dimensioni, come elettrodomestici o carrelli. Poi, più avanti, l’area parcheggio utilizzata come una sorta di vero e proprio campo base.

Ad accendere i riflettori sul caso sono i consiglieri di Fratelli d’Italia, rispettivamente Francesco Sassone ed Enrico Cevolani: "Il problema dei Prati di Caprara è una questione che lascia a bocca aperta – commentano entreambi –. Com’è possibile che tutti gli anni si ripresenti questo quadro, nonostante le continue denunce dei residenti e le interrogazioni che abbiamo presentato in Quartiere e in Comune? I cittadini non tollerano più una discarica a cielo aperto a due passi dall’ospedale Maggiore. È forse questo il ‘bosco urbano’ che aveva promesso Lepore in campagna elettorale? I residenti vivono ormai nello sconforto e nella consapevolezza della assenza di risposte da parte della Giunta. Interpelliamo il sindaco, che è il responsabile della salute della popolazione del territorio, affinché si risolva al più presto la situazione e perché vigili che non si ripeta più quanto accaduto in questi anni".