Fu un giovane meccanico bolognese, Luigi Giusti, nella sua officina di via San Giuseppe, a mettere a punto il progetto di una macchina affettatrice (foto). Era il 1873 e ne diede notizia ’Il Monitore di Bologna’ che il 3 maggio annunciò che "il giovane e talentuoso Luigi Giusti ha inventato un’elegante macchinetta che taglia qualunque mortadella in fette di eguale spessore, variabile entro certi limiti". In altre parole, Giusti aveva pensionato la "coltellina" che era utilizzata per affettare i salumi. La notizia dell’invenzione di Giusti si diffuse: nel 1883 il bolognese Vincenzo Barbieri perfezionò il progetto e lo brevettò come "macchina affettatrice mortadella, taglia-lardellini". Fu poi un macellaio di Rotterdam, Wilhelmus Adrianus van Berkel, nel 1892, a impiantare una fabbrica per la produzione di affettatrici, diverse da quella italiane, più sofisticate. (segue)
Marco Poli