MARCO POLI
Cronaca

Bologna com’era: le canzoni di Carlo Musi per il Carnevale

Negli ultimi decenni dell’Ottocento i veglioni di Carnevale, organizzati dalla Società del dottor Balanzone o dal Consorzio di Beneficenza, si...

Negli ultimi decenni dell’Ottocento i veglioni di Carnevale, organizzati dalla Società del dottor Balanzone o dal Consorzio di Beneficenza, si...

Negli ultimi decenni dell’Ottocento i veglioni di Carnevale, organizzati dalla Società del dottor Balanzone o dal Consorzio di Beneficenza, si...

Negli ultimi decenni dell’Ottocento i veglioni di Carnevale, organizzati dalla Società del dottor Balanzone o dal Consorzio di Beneficenza, si svolgevano in vari teatri: i veglioni più popolari erano ospitati nel teatro Contavalli o nel teatro Nosadella. A volte erano le varie categorie di lavoratori (i barbieri, i salsamentari) a chiamare a raccolta i loro aderenti per partecipare al veglione dove non mancava mai una lotteria con premi ambitissimi. Al termine della festa erano più gli ubriachi che non i sobri. Una testimonianza diretta è contenuta nelle simpatiche canzonette dialettali di Carlo Musi: nel 1885 scrisse la canzone ’Un’aventura a veglian’ e nel 1908 ’Al Caranvèl’ (foto), entrambe intrise di allegria ma anche di una amara constatazione: il Carnevale induce a volersi divertire a tutti i costi e in tutti i modi, ma è una delle tante illusioni della vita.

Marco Poli