Non solo studiò l’opera di Giovanni Gozzadini sulle torri di Bologna, ma con grande impegno e fatica Angelo Finelli esplorò ogni metro della città, scendendo nelle cantine per constatare l’esistenza di tracce di selenite in presenza delle quali riteneva di trovarsi di fronte alla base di una torre o ai resti delle mura. Disegnò le torri che riteneva di aver individuato, ne descrisse le caratteristiche e la famiglia che le possedette. Al termine di queste indagini, nel 1917, realizzò un plastico in legno di circa due metri quadrati che raffigurava l’intera città con le torri, le mura, le chiese…(foto) e che fece riprodurre in formato cartolina venduta con successo. Secondo Finelli le torri presenti a Bologna erano 180, numero che nei decenni successivi fu smentito e dimezzato. I primi risultati delle sue ricerche li pubblicò su "L’Avvenire d’Italia" del 19 ottobre 1918. (segue)
Marco Poli