L’Ode alla Regina e le espressioni di ammirazione nei suoi confronti procurarono a Carducci dure critiche anche da parte dei suoi studenti. Il poeta si giustificò: "Quell’ode e altro che scrissi di poi fu ed è il sentimento della mia gratitudine e ammirazione e divozione alla grazia e alla virtù sovrana di Margherita di Savoia, regina italiana d’Italia". Il poeta incontrò la Regina (foto) nel 1878 in occasione di una visita dei Reali all’Università di Bologna: in quell’occasione la Regina gli dimostrò di conoscere tutte le poesie. Carducci descrisse l’incontro, quattro anni dopo (1882), nella prosa Eterno femminino regale: "Io guardai la Regina, spiccante mite in bianco, bionda e gemmata, tra quel buio rotto ma non vinto da quelli strani bagliori e da quel rumore fluttuante". Un secondo incontro avvenne a Gressoney nel 1889. (segue)
Marco Poli