Da un repubblicano, anticlericale e massone come Giosuè Carducci nessuno si sarebbe aspettato i versi contenuti nell’Ode alla regina che non lasciavano dubbi sull’ammirazione del poeta nei confronti della Regina Margherita. Lui stesso scrisse: "Per essere repubblicano, non posso mostrarmi gentile a una signora, che, se anche non fosse la regina, sarebbe una delle più graziose, delle più buone, delle più culte donne italiane, a una signora che volle mostrare tanta stima per me?". Nel 1890 la Regina donò un suo ritratto in una cornice dorata con dedica autografa (foto): "In segno della grande ammirazione che sento per il poeta che, unendo in sommo grado ne’ suoi versi il senso d’italianità gentile e di ferrea latinità, seppe fare della sua poesia la più alta espressione dell’Italia Risorta. 21 novembre 1890". Carducci conservò sempre questo ritratto nel suo studio.
Marco Poli