Bologna com’era: Aldrovandi, la villa e le ceramiche

Il conte Aldrovandi, figura filonapoleonica, visse serenamente nella sua villa neoclassica a Bologna. Fondò le Ceramiche Aldrovandi e promosse arte e cultura, scoprendo talenti e contribuendo al progresso della città.

Bologna com’era: Aldrovandi, la villa e le ceramiche

Il conte Aldrovandi, figura filonapoleonica, visse serenamente nella sua villa neoclassica a Bologna. Fondò le Ceramiche Aldrovandi e promosse arte e cultura, scoprendo talenti e contribuendo al progresso della città.

È qui, nella grande villa neoclassica, con ampi spazi e un teatro che il conte Aldrovandi amava molto, da marito abbandonato visse più serenamente. Si scoprì filonapoleonico, indossò per primo la coccarda tricolore francese e nel suo palazzo di via Galliera fu costruito il primo albero della libertà poi collocato in piazza Maggiore. Coerentemente alla sua teoria del superamento di un’economia basata sulla terra, nel 1794 fondò nel palazzo di via Galliera le ’Ceramiche Aldrovandi’ un laboratorio per produrre vasellame domestico e artistico (foto). Si impegnò personalmente ed ebbe successo: l’azienda proseguì l’attività anche dopo la morte del conte. Nella villa ebbe modo di promuovere il teatro, la musica, la pittura, la letteratura. Scoprì talenti come accadde per il giovanissimo Pelagio Palagi e fu presidente a vita dell’Accademia delle Belle Arti. Morì all’età di 60 anni.

Marco Poli