EMILY POMPONI
Cronaca

Bologna e il caldo: Meteo Max racconta le curiosità di un rapporto difficile

Massimo Galletti, influencer e previsore per passione, svela le paure e le domande ricorrenti di una città che ha nel tempo il suo punto debole

Meteo Max, al secolo Massimo Galletti: star meteo dei social bolognesi

Meteo Max, al secolo Massimo Galletti: star meteo dei social bolognesi

Bologna, 15 luglio 2023 - Freddofilo, amante della natura ma soprattutto della meteorologia. Il bolognese Massimo Galletti in arte MeteoMax è diventato un riferimento social per gli utenti che s’interessano del tempo. La sua è però una passione, non un mestiere. Nella vita fa tutt’altro, ma nel tempo libero non rinuncia a condividere con follower la sua più grande passione: le previsioni meteo. Sull’omonima pagina Facebook condivide ogni giorno previsioni e riflessioni sul tempo in modo divertente, con un linguaggio dissacrante e privo di sensazionalismi con cui ha consolidato una community affezionata di bolognesi che ogni giorno commentano e avanzano richieste, talvolta bizzarre. Ma qual è il rapporto tra i bolognesi e il clima? Ecco cosa ci ha raccontato.

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Sappiamo che non sei un meteorologo di professione, ma che il meteo è la tua passione. Di cosa ti occupi e come sei diventato un “meteo influencer”?

"Io sono un ragioniere e web master. Ho una società di internet content provider, e con il mio socio forniamo servizi web alle aziende. Ho fatto anche radio, in una trasmissione più faceta che seria, senza però fare previsioni meteo. Quella del meteo è una semplice passione. Sono appassionato di meteorologia sin da piccolino, quando aspettavo la neve di inverno e i temporali d’estate. Così, ho cominciato a studiare il meteo da autodidatta".

Tutto è iniziato a Bologna.

"Sì. Agli albori della meteorologia a Bologna c’era un ottico in centro, vicino piazza Maggiore, che aveva la parabola sul tetto collegato a Meteosat, uno dei primi satelliti meteorologici. Io e un mio amico, anche lui appassionato di meteorologia, andavamo là a vedere le nuvole da satellite. Niente, un giorno - tanti anni fa - mi sono iscritto a Facebook e ho aperto la pagina MeteoMax. Oggi, sulla stessa pagina, condivido ancora previsioni meteo e riflessioni sul tempo per passione. Rispondo agli utenti che mi inviano foto e segnalazioni su eventi meteo, e ho aperto anche un sito, meteomax.it, dove gli utenti possono trovare gratuitamente animazioni satellitari, radar delle precipitazioni, mappe meteo e molto altro".

In molti ti definiscono il "metereologo divertente".

"Mi piace scrivere post dissacranti, con parole provocatorie senza essere troppo scientifico. Cerco di divulgare le previsioni in modo semplice e senza sensazionalismi, perché avverto un’ansia micidiale nelle persone. Penso che nel mondo dei media si crei spesso troppo tecnicismo associato a terrorismo che genera nelle persone ansia, più che informazione. Chi legge i miei post spesso mi scrive “grazie, ci rincuori sempre perché non ci terrorizzi”. Per la stessa ragione, tendo inoltre a scrivere i dati in difetto: ad esempio, se sono previsti 36 gradi in città, io scrivo che se ne prevedono 34".

Chi sono i follower di MeteoMax?

"Gli utenti che mi leggono si dividono in due fazioni. Ci sono i caldofili, quelli che vorrebbero il clima mite tutto l’anno, quelli che magari hanno la casa al mare o semplicemente quelle persone che fisicamente stanno bene col caldo. E poi ci sono i freddofili che invece gli danno contro. Spesso commentano “parti”, "vai al caldo”, “vai in Africa” o cose simili. C’è una specie di faida tra caldofili e freddofili. Io ad esempio sono un freddofilo che odia l’estate in Pianura Padana. La cosa interessante è che il 68% degli utenti che risponde ai miei post sono donne e sono quasi tutte freddofile, adorano il freddo e non sopportano il caldo, andando contro a qualsivoglia immaginario collettivo”.

Bologna è una città dal clima capriccioso, che passa dall’inverno gelido con piogge repentine all’estate afosa. Qual è il rapporto tra i bolognesi e il clima, cosa li incuriosisce; insomma, cosa chiedono a un meteorologo?

“Molti sulla mia pagina mi chiedono che tempo farà il fine settimana, ma me lo chiedono il lunedì. E questo è un problema, perché dopo tre giorni la probabilità con cui si fanno le stime precipita. C’è anche gente che mi chiede “Mi sposo tra un mese, che tempo farà?”. Se lo sapessi sarei ricco! Spesso mi chiedono previsioni improbabili, ma a volte anche informazioni determinanti per il lavoro. Ad esempio, ci sono molti agricoltori che mi chiedono come sarà il tempo così da potersi organizzare".

Sul tuo gruppo Facebook ricevi puntualmente richieste e segnalazioni sul clima dagli utenti. Ricordi un episodio gratificante?

“Sul mio gruppo Facebook ‘MeteoMax: le mie previsioni, le tue segnalazioni” ricevo spesso segnalazioni degli utenti. L’ho aperto cosicché le persone possano condividere foto e video del tempo e della località in cui si trovano, di modo da restituirgli le informazioni che cercano. Questo è molto utile, perché fornisce dettagli a un altro utente che magari deve andare in quella determinata zona. Diciamo che un episodio che mi viene in mente c’è, ma non lo definirei gratificante, tutt’altro. Quando c’è stata la seconda esondazione in Romagna, ho provato un senso di impotenza. Era la seconda fase di maltempo, quella a cui ha seguito l’esondazione definitiva. Scrissi un post preoccupato a proposito, ma certe previsioni sono impossibili. Purtroppo in quei momenti chi è che può dire alle persone “stai lontano dal fiume”? Nessuno può farlo, neanche gli alert sul cellulare. È stata una devastazione totale, un’ecatombe: trenta torrenti esondati contemporaneamente. E l’informazione lì arriva dopo. Inoltre c’è da dire che spesso le persone non danno peso alle info sul meteo, sebbene negli ultimi tempi l’impressione generale è che la gente stia un po’ più in guardia sugli eventi meteorologici. Ecco, se c’è una cosa gratificante forse è quando le persone si interessano a quello che fai, ti seguono e ti ringraziano per le informazioni condivise. Spesso mi scrivono “è andata come hai detto tu” oppure “bravo, seguo solo te”. Poi lo faccio per diletto, è una passione, quindi fa doppiamente piacere".

In base alle domande, ai commenti sotto i post e alle segnalazioni fatte dagli stessi utenti nella tua pagina, sai dirmi quali sono le preoccupazioni dei bolognesi riguardo il clima?

“Le preoccupazioni sono generalmente temporali, grandini e trombe d’aria. Episodi come quelli di Milano Marittima e Cervia, dove un pino su cinque è stato abbattuto, spaventano molto. Sono dell’idea che però certi articoli e post sui social siano terroristici, che spaventino le persone più che informarle sul clima. Ci sono poi anche applicazioni per smartphone che talvolta sono fuorvianti e confondono a colpo d’occhio l’utente che le usa. Per esempio, ci sono app meteo che danno come icona la pioggia poi magari nella previsione trioraria c’è il sole con due gocce d’acqua”.

Si sa che il meteo si accompagna spesso a credenze popolari o superstizioni. Ti è capitato di imbatterti in qualche convinzione folcloristica?

"Ci sono tantissimi detti e proverbi contadini delle nostre zone che si tramandano. Certo, molti dei detti popolari di cento anni fa non sono più validi con i cambiamenti climatici e l’aumento delle temperature di oggi; ma fanno parte comunque del senso comune. Ad esempio, ci sono utenti che ogni tanto pubblicano il “meteo delle cipolle”: tagliando la cipolla, l’ortaggio rivela se l’anno sarà piovoso, caldo, siccitoso in base agli strati. Oppure c’è chi legge dal cappuccio delle ghiande se l’inverno sarà freddo. Chissà, a volte ci prendono pure”.

Caldo record in arrivo, ma in Romagna si è scatenato un nubifragio. Il clima “pazzo” dovuto in parte all’innalzamento delle temperature preoccupa i bolognesi. Cosa puoi dirci e qual è l’opinione generale a riguardo?

“Le correnti da sud-ovest e l’aria calda che risale dal nord Africa, valicando l’Appennino al confine con le Marche, precipita verso valle e si scalda ulteriormente. Per compressione adiabatica crea il ‘garbino’ o comunque vento che dall’Appenino è pronto a scagliarsi in pianura e potrebbe arrivare a 40 gradi nell’entroterra riminese. Questi sono dati di fatto. Ma chi legge i miei post sa che non amo terrorizzare sul clima. Questo perché avverto molta preoccupazione per i cambiamenti climatici. Quando c’è un temporale la gente mi chiede terrorizzata: “ma grandina?”. Il problema del clima legato al caldo è che eventi atmosferici avversi si ripetono troppo spesso a poca distanza l’uno dall’altro. Mentre il caldo c’è sempre stato, anche cinquant’anni fa, una volta tutte queste trombe d’aria o nubifragi non c’erano. Questo perché uno o due gradi in più, quando arriva l’aria umida, mette più energia in gioco e i fenomeni sono più frequenti e purtroppo violenti”.

Cosa consiglieresti ai bolognesi per affrontare il caldo in modo consapevole e positivo?

"Stare in casa nelle ore più calde, bere molta acqua, evitare cibi grassi… Grazie! Non c’è molto che possa consigliare alle persone che non sappiano già. Piuttosto, sarebbe da evitare a certi lavoratori di stare sotto al sole tutto il giorno. Soprattutto martedì e mercoledì prossimo, in cui è previsto il picco. Ad ogni modo, se potessi avere la bacchetta magica o consigliare cosa fare di stare in casa al fresco, uscire tardi, oppure andare in Appenino bolognese oltre i 1000 metri: è lì a quell’altezza che si raggiunge la soglia psicologica del benessere contro l’anticiclone africano".