Bologna, 20 giugno 2023 – Fratelli d’Italia ha lanciato una raccolta firme contro l’istituzione in città del limite ai 30 all’ora, generalizzata tutto il territorio cittadino, che partirà il primo luglio. L’iniziativa è stata annunciata dal capogruppo in Comune, Stefano Cavedagna, dall’aula del Consiglio.
La ‘Città 30’ è "un danno per tutti i cittadini e non risolverà il tema della sicurezza stradale", ha affermato il meloniano, bollando come "ideologico e demagogico" il provvedimento. Per questo, "Fd’I comincerà quanto prima una raccolta firme che coinvolgerà tutta la città per chiedere di rivedere questa scelta. Abbiamo anche chiesto l’assunzione di 150 agenti di Polizia Locale – ha continuato Cavedagna –. In alcune vie più strette residenziali, se i cittadini lo chiedono, è giusto introdurre delle limitazioni, come chiedemmo per via Azzurra ed altre aree. Ma non si possono mettere le radiali ed altre vie in questo conto". Matteo Di Benedetto (Lega): "Non lo possono fare, l’articolo 142 del codice della strada non glielo consente. Hanno addirittura presentato un disegno di legge per cambiare la norma". Sulla stessa linea anche ‘Bologna ci piace’. "Costringere tutta la città a muoversi ai 30 all’ora, invece che aumentare la sicurezza ,probabilmente indurrà le persone a violare un limite assurdo – ha dichiarato Samuela Quercioli –, oltre ad essere un potente limite alla produttività".
Un odg a sostegno della ‘Città 30’ lo ha presentato invece Mery De Martino (Pd). "Non c’è obiettivo più alto di salvare vite umane, soprattutto quando le cause sono evitabili come in strada. Dovremmo essere tutti uniti, ma abbiamo capito che l’opposizione ai numeri preferisce la strumentalizzazione". Simona Larghetti (Coalizione civica): "Se qualcuno ci accusa di fare la guerra alle auto, io dico che più che altro stiamo portando la pace ai pedoni".