Bologna, 1 luglio 2023 – Bologna a 30 all’ora diventa realtà. Si tratta di una fase di transizione, visto che le multe per chi non rispetterà i nuovi limiti arriveranno l’anno prossimo. Non mancano, però, le polemiche della vigilia delle opposizioni con la Lega che inneggia al referendum e Fratelli d’Italia che ricorda le 2.500 firme raccolte contro (con altri gazebo in città), le gag sui social tra favorevoli e contrari, lo spettro di una giornata caldissima per il traffico tra i concerti e la marcia arcobaleno del Pride. Insomma, oggi è davvero il primo (stress?) test da ‘slow city’.
Di certo, però, il Comune ne è entusiasta. E considera la città 30 come uno dei provvedimenti bandiera. Obiettivo del sindaco Matteo Lepore è "morti zero" sulle strade. E i nuovi limiti in quasi tutta la città rappresentano un passo fondamentale in questa direzione. "I bolognesi vogliono una città più lenta. Quindi un’idea di città più vicina, più a passo d’uomo, di donna e di bambino, con una velocità stradale più ridotta", conferma Lepore. L’assessora alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli, ieri in question time, ha, invece, sottolineato (in risposta al capogruppo leghista Matteo Di Benedetto che chiedeva di sospendere il provvedimento) che "non esiste alcun rischio, né teorico né pratico, di incompatibilità con il codice della strada".
Le strade interessate
Ma come funziona la rivoluzione della mobilità? Il limite dei 30 chilometri orari da oggi vale per tutti, bus compresi, e riguarda più di due terzi di città, la restante parte rimarrà ai 50 (con alcune vie che scaleranno ai 30 strada facendo).
Qualche esempio di vie rimaste a 50? Tratti di via Agucchi, via Michelino e via del Triumvirato, tutti i Viali di Circonvallazione, via Stalingrado, via Toscana (limitatamente al traffico periferico, da via Foscherara fino al confine comunale) e altre. Ma le radiali più importanti, comunque, saranno da oggi a ’30’ come le vie Mazzini, Massarenti, Saragozza, Saffi, San Donato, Murri, Andrea Costa. Già gran parte del suolo cittadino ha i 30 come limite, ma l’idea della giunta è uniformare una volta per tutte l’intero abitato preparando il terreno al tram. Sottotesto: meno auto, più trasporto pubblico. Quindi, più sicurezza stradale.
Le multe
Oggi si parte con i nuovi limiti, ma per le sanzioni si può attendere. I primi verbali per chi supererà i 30, infatti, arriveranno dal primo gennaio 2024. In questi mesi di ’sperimentazione’ senza multe, Palazzo d’Accursio farà partire una mega campagna di comunicazione in tre tappe: annunciata la partenza della Città 30, si passa alla seconda fase, da settembre a fine anno, introducendo i principali cambiamenti con la Città 30; infine, la terza fase, da gennaio 2024, centrata sul coinvolgimento diretto delle cittadine e cittadini che potranno dare un contributo personale alla campagna. Sul sito web ’Città30’, infatti, i cittadini potranno segnalare le strade più pericolose dove intervenire.
La cartellonistica
È prevista inoltre la sostituzione o installazione di oltre 500 cartelli e la realizzazione di circa 300 ‘bolloni’ su strada: costo di quest’operazione 100mila euro. In più Bologna spenderà oltre 600mila euro per interventi nei punti critici della mobilità pedonale e per la moderazione della velocità: lo prevede uno schema di convenzione con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti approvato dalla Giunta di Palazzo D’Accursio nei giorni scorsi. In allegato al progetto della Città 30, spiega Lepore, ci sono anche 24 milioni di euro "per realizzare nelle zone 30 interventi di sicurezza stradale". A queste risorse verranno aggiunti circa 1,5 milioni annui che arrivano dai proventi delle multe.
I velox
Un capitolo a parte, nell’ambito della rivoluzione della mobilità, è dedicata ai velox. Dei 15 già richiesti alla Prefettura, 6 o 7 al massimo dovrebbero essere autorizzati, ma manca ancora il bollino di Palazzo Caprara ("ne verranno autorizzati alcuni", ha confermato Lepore). Secondo i rumors, le strade dotate di occhi elettronici potrebbero essere quelle più periferiche e più pericolose: viale Lenin, viale Felsina, Viale Salvemini, via Marco Polo, via Toscana in periferia. Ancora non si sa se arriverà una postazione fissa su via Azzurra che sarà comunque a 30 all’ora.