Bologna, 30 gennaio 2024 – Oltre il 20% degli incidenti in meno: la rilevazione – fatta ovviamente dal Comune – arriva a due settimane dalla partenza con multe della rivoluzione slow, ossia praticamente tutta Bologna a 30 all’ora.
Un morto in meno
“Da lunedì 15 a domenica 28 gennaio, sulle strade urbane di Bologna si sono verificati in totale 94 incidenti, di cui 63 con feriti e 31 senza feriti, nessun incidente mortale – sono i conti dell’Amministrazione –. Nello stesso periodo del 2023 (lunedì 16 - domenica 29 gennaio) gli incidenti erano stati 119, di cui 77 con feriti, 41 senza e un mortale. In termini percentuali si tratta quindi di: -21% di incidenti totali, -18,2% di incidenti con feriti, -24,4% di incidenti senza feriti e un morto in meno (0 nel 2024 mentre era 1 nel 2023). Da sottolineare inoltre il dato del calo di pedoni coinvolti in incidenti, che è del 27,3% (22 erano quelli coinvolti nel 2023, 16 nel 2024)”.
Il braccio di ferro con il ministero
Il provvedimento, fortemente voluto dal sindaco Matteo Lepore che l’aveva anche inserito nel programma elettorale, è in pieno vigore, ma ha sollevato le critiche del ministero dei Trasporti guidato da Matteo Salvini. Secondo il Mit, infatti, il limite inferire ai 50 all’ora può essere applicato in strade specifiche – dove ci siano, per esempio, scuole ospedali – ma non a intere città. Per imporre i 30, insomma, è necessaria una motivazione oggettiva. Dalla parte del Comune si è schierata l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani. Mentre il braccio di ferro tra i contendenti – animata anche dalla campagna elettorale – prosegue, si anima anche il dibattito tra pro e contro in città. Se nel nostro sondaggio online (vota qui) i ‘no’ stanno stravincendo, ci sono anche cittadini che ritengono il nuovo provvedimento sia un cambiamento positivo. Ma le associazioni di categoria, come la Cna, fanno i conti sui ritardi per chi si muove per lavoro.
“E’ la giusta strada”
Il Comune sottolinea il trend di diminuzione di incidenti e feriti, che va in controtendenza: “In attesa dei dati complessivi del 2023, va ricordato infatti che nel 2022 la città di Bologna aveva registrato il picco di incidenti totali e di feriti dell’ultimo decennio, tornando di fatto ai livelli del 2011”, sottolinea l’assessora al Traffico, Valentina Orioli che però avvisa : “Siamo consapevoli che i dati statisticamente più consolidati li avremo dopo un periodo più lungo, di circa 6 mesi. Sono però tendenze analoghe a quelle delle città europee che abbiamo spesso citato negli scorsi mesi, che con i 30 all’ora hanno ottenuto meno incidenti, meno gravi e con meno pedoni investiti. Perché questa tendenza possa consolidarsi Bologna deve continuare ad andare più piano come ha dimostrato di poter fare in queste prime due settimane, con la consapevolezza che, dati alla mano, anche nella nostra città comportamenti più prudenti e velocità più basse possono veramente fare la differenza nel salvaguardare l'incolumità di tutte e tutti sulla strada”.