Bologna, 25 dicembre 2024 - I fratelli Daniele e Federico Trevisani, residenti a Bologna, restano in carcere. Sono fra gli indagati finiti in carcere il 4 dicembre nell'ambito dell'inchiesta della Digos e della Procura (12 in tutto gli arresti) sul gruppo suprematista e neonazista 'Werwolf Division'. Il Tribunale del Riesame di Bologna ha infatti accolto, ma solo parzialmente, il ricorso della loro legale, l'avvocata Elisa Lupi, sulla custodia cautelare in carcere dei suoi assistiti. Il ricorso è stato accolto per il gravame dei gravi indizi di colpevolezza rispetto al capo di imputazione del delitto di associazione eversiva, spiega la legale all'Ansa, ma non per l'altro capo di imputazione (propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa).
L'avvocata lo definisce comunque un “buon risultato” perché “per me l'imputazione principale per la vicenda era l'associazione eversiva e terroristica”. Per i due fratelli, che sono stati trasferiti nei carceri di Alessandria e Ferrara, la legale non esclude di chiedere eventuale trasferimento in un luogo più vicino alla famiglia e anche all'avvocato.