Virginia Bizzi ha 34 anni, è bolognese e ha la moda nelle vene. Quei laboratori dove, sin da piccola, vedeva prima i nonni e poi il padre e gli zii lavorare con pezzi e collezioni unici, oggi sono diventati il suo quartier generale, a Casalecchio di Reno: si tratta dell’azienda Lux, di cui la stilista è presidente da cinque anni, che gestisce i due marchi bolognesi ’Collection Privee’ e ‘Virginia Bizzi’, esposti nelle boutique più rinomate d’Italia e non solo.
Virginia, come nasce la sua vocazione per la moda?
"Ho avuto la fortuna di crescere immersa tra i capi che la mia famiglia produceva. Ho sempre respirato questa atmosfera, un po’ come se fossi nata con carta e forbice alla mano: immaginate una bambina di soli otto anni che, dalla provincia bolognese, ha la fortuna di partire verso le capitali della moda, Milano e Parigi, per partecipare alle fiere di tessuti più importanti al mondo. È stato un processo graduale, costellato da tanto amore e altrettanto impegno".
Quando ha deciso di prendere le redini dell’azienda?
"Dopo essermi laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Alma Mater, ho studiato Moda alla Central Saint Martin di Londra. Tornata a casa, ho iniziato a lavorare prima a fianco di mio padre Massimo per ‘Collection Privee’, poi è nata la mia linea ‘Virginia Bizzi’, che ho presentato nel 2014 a White, il Salone Internazionale della Moda Contemporanea, e che ha colpito nel segno fin da subito. Oggi vanno di pari passo".
Cosa contraddistingue maggiormente i suoi due marchi?
"Per prima cosa, creiamo pezzi unici e contemporanei, con una forte identità. Tutte le nostre collezioni hanno il marchio Made in Italy, a testimoniare l’artigianalità e l’handmade. In Collection Privee, oltre agli storici accessori in pelle e tessuti pregiati, spiccano i capispalla, tra cui gli eco-montoni di pelle vegana ed ecologica, che stanno piacendo moltissimo. Per quanto riguarda invece la collezione che porta il mio nome, vale il principio del riutilizzo dei materiali, ad esempio vecchie brandine militari, per la creazione di pezzi unici quali pantaloni, giacche e molto altro".
Che impatto ha avuto la pandemia sulla sua creatività?
"Incredibilmente positivo. Nonostante il momento d’incertezza, a noi questo malessere non ha toccato più di tanto, tant’è che abbiamo registrato un incremento del 50% delle vendite a partire dall’arrivo del Covid. Credo sia merito del grande lavoro fatto nel tempo. Recentemente siamo stati a Milano per White, dove abbiamo presentato durante la settimana della moda la nostra proposta autunno-inverno 2223: è stato un successo, entrambe le collezioni stanno andando bene".
Infine, quali ambizioni ha per il futuro?
"Da quando sono subentrata in azienda ho cercato di rinnovarla il più possibile, per renderla più dinamica e con nuovi obiettivi di crescita. E sei mesi fa sono diventata mamma di Vittoria, che certamente mi ha dato tanta energia, ispirazione e voglia di fare grandi cose".