Osserva il cantiere incuriosito, Donato Basso. "Sono assolutamente entusiasta del progetto, perché il canale è un pezzo di storia di Bologna e penso che la storia non vada scoperta, ma tenuta alla vista di tutti. È bellissimo riportarlo alla luce, dopo tanto tempo". Le acque del canale di Reno furono usate fino agli inizi del XX secolo per alimentare la miriade di canalette che servivano gli opifici del quadrante nord occidentale di Bologna. Però, attenzione alla sporcizia. "Facendo parte dell’associazione culturale ‘Ponte della Bionda’ dove ci occupiamo della pulizia del canale e dello smaltimento dei rifiuti, so quanto sia importante che tutti i cittadini si impegnino a non inquinare le acque".
Cronaca"Bisogna lavorare per tenerlo pulito"