CHIARA GABRIELLI
Cronaca

A 7 anni da solo sotto la pioggia, salvato da finanziere fuori servizio. “Tragedia sfiorata”

Bimbo trovato a Selva Malvezzi: camminava nel canale di scolo. La nonna ai passanti: “L’ho mandato via io”. Segnalazione a Servizi sociali e Procura. Santangelo (Finanza): “Fatto grave, poteva finire male”

Il Capitano Alessandro Santangelo, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Molinella plaude al collega che ha salvato il bambino: "Pazienza e delicatezza. Poteva finire male"

Capitano Alessandro Santangelo, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Molinella

Bologna, 11 dicembre 2024 – Un intervento provvidenziale. Una tragedia sfiorata. Tiene a sottolinearlo, il capitano Alessandro Santangelo, comandante della Compagnia della Guardia di Finanza di Molinella, dopo la notizia riportata dal Carlino del ritrovamento del bimbo di sette anni appena, a Selva Malvezzi, tutto solo al freddo sotto la pioggia mentre camminava nel canale di scolo lungo la strada. “Non voglio più tornare a casa”, ha detto il piccolo al finanziere fuori servizio (maresciallo di Molinella) che, assieme alla moglie, si è fermato per soccorrerlo.

Domenica alle 13 pioveva a dirotto a Selva. Il finanziere si è accorto che nel canale di scolo c’era un bimbo: stava camminando, i piedi nell’acqua (il canale è profondo una decina di centimetri), bagnato fradicio, addosso pantaloni, felpa e ciabatte di gomma, quelle tutte bucherellate. Era spaesato. Il finanziere si è avvicinato, cercando di capire cosa fosse accaduto.

Piano piano lui e la moglie sono riusciti a farlo aprire: il bimbo, originario di una città del Veneto, ha detto che poco prima si trovava dalla nonna, non lontano da lì. Ma non è chiaro da quanto fosse in giro per strada. “A casa non voglio tornare”, ripeteva il piccolo, mentre il finanziere e altri lo asciugavano e lo sorreggevano: “Era quasi in ipotermia”. Si è formato un gruppo di persone. Sono arrivati i carabinieri, nel frattempo anche due donne, la nonna e la mamma del bambino. “Lasciatelo stare – ha detto la nonna –, è mio nipote. L’ho mandato via io, mi ha offesa”. Gli animi si sono scaldati. I carabinieri hanno fatto tornare la calma e restituito il bimbo alla famiglia.

Del caso si occupano i Servizi sociali, in corso anche la segnalazione alla Procura. “Va dato merito al maresciallo in forze alla nostra Compagnia – le parole del capitano Santangelo –, che ha notato il bimbo in località Malvezzi, oggetto nei giorni scorsi di una allerta arancione, con pioggia battente. È stato trovato nel canale, verso l’angolo con la strada che porta all’Idice. Aveva un braccino ingessato, dal polso al gomito. Il collega, che è anche papà di quattro bimbi, passava di lì con la moglie. Ha cercato di asciugare il piccolo, di scaldarlo, poi di capire cosa fosse successo. Sono state allertate anche altre forze di polizia”.

Attivati sia sia i Servizi sociali sia altri canali per verificare eventuali responsabilità. Una situazione “molto grave”, da non sottovalutare. “L’intervento del collega è stato finalizzato a mettere al sicuro il bimbo – sottolinea il capitano Santangelo –, che era all’incrocio con la strada che porta all’Idice, canale la cui portata era in aumento. E sappiamo che quei canali non sono in sicurezza. Se il bimbo fosse andato avanti, non sappiamo come sarebbe potuta finire. Il collega ha dimostrato una grande attenzione e una sensibilità profonda. Ha operato con pazienza e delicatezza. Un plauso, sia da parte mia che da parte dei superiori, al maresciallo e a sua moglie che hanno agito con rapidità e passione”.