Bologna, 14 giugno 2023 - Continua l'ansia per la bambina di 5 anni scomparsa a Firenze sabato scorso, e anche a Bologna si moltiplicano le ricerche della piccola. Dopo la segnalazione della signora, convinta di aver visto la piccola su un autobus di Bologna in compagnia di una donna, arriva un altro avvistamento, che risale a lunedì, stavolta in piazza Maggiore.
FOCUS / Tutti i misteri dietro la scomparsa
L’ipotesi, che prende sempre più forma a 5 giorni dalla scomparsa della bimba, è quella del rapimento: un ‘orco’ che l’ha portata via.
Ovviamente sono partite le indagini e gli inquirenti stanno acquisendo i filmati di videosorveglianza, anche se non sperano troppo che ci siano riscontri.
"La famiglia sa chi l’ha presa”
Intanto, da Firenze, esce allo scoperto una signora rumena, del gruppo che occupa l'ex hotel Astor. "Siamo stufi. I rumeni non c'entrano nulla", assicura la donna, che dice di fare la badante e di conoscere bene la piccola. Insomma, per lei il sequestro di Kata "riguarda loro", ovvero è tutta una questione tra peruviani. E infine lancia l'accusa: la famiglia "sa chi ha preso la bambina, lo sa". C'entrerebbe la lite di fine maggio "per le stanze", dice, quando un altro sudamericano è precipitato in strada
I punti della vicenda
La scomparsa. La piccola Kata (il nome completo è Kataleya Mia Alvarez Chicllo), è scomparsa lo scorso sabato 10 giugno dall’ex hotel Astor di via Maragliano (dismesso a causa del Covid e occupato da un paio di anni da decine di famiglie straniere), nel quartiere Novoli di Firenze. Da quel momento, della bambina peruviana di cinque anni si sono completamente perse le tracce.
Le ricerche a Bologna. Sul caso indagano i carabinieri con il coordinamento della Procura fiorentina. Nei giorni scorsi, il destino della piccola Kata si è intrecciato anche con la città di Bologna. Sabato sera, una donna ha segnalato alle forze dell’ordine bolognesi di aver visto la bambina a bordo di un autobus in città. Da quel momento, la Prefettura aveva attivato il piano ricerche, che è stato poi chiuso, come avvenuto anche a Firenze, quando è stata avviata l’indagine penale.
Scarcerato il padre. Intanto è stato scarcerato il padre della piccola, che si trovava a Sollicciano per furto. Il tribunale ieri sera ha attenuato la misura cautelare, applicandogli l'obbligo di firma. L’uomo in cella aveva tentato di suicidarsi.
Sentito il fratellino. La polizia ha intanto reso noto che "le ricerche non hanno avuto alcun riscontro". Intanto ieri pomeriggio, nel capoluogo toscano, è stato sentito il fratellino di 7 anni della bambina.