Crevalcore (Bologna), 4 febbraio 2024 – La bambina aveva voglia di venire al mondo a conoscere la mamma trentenne, tanto che è nata all’improvviso, con qualche giorno di anticipo.
Ed è nata in un luogo d’eccezione, a bordo dell’ambulanza, la numero 24, della Pubblica Assistenza di Crevalcore. A bordo due volontari, Eros Lodi e Claudio Frignani, poi aiutati da medico e infermiere, Riccardo Rosa e Chiara Bernini, dell’automedica Persiceto 153 sopraggiunta poco dopo.
A raccontarlo, con emozione, i volontari della Pubblica Assistenza, che non dimenticheranno facilmente questo intervento a lieto fine: "Erano le 17.40 di venerdì quando, dalla Centrale Operativa del 118, riceviamo un codice rosso. Ci precipitiamo nella centrale via san Martino e vediamo la mamma, in strada. Era andata da alcuni amici, cento metri e sarebbe stata a casa, ma la piccola aveva fretta nonostante mancassero pochi giorni al termine. La piccola non voleva più aspettare".
Dalla Pubblica, poi, raccontano i frenetici ed emozionanti minuti prima della nascita della piccola: "La mamma aveva le doglie e in pochi secondi le si sono rotte le acque. L’abbiamo caricata sull’ambulanza che è un luogo protetto e riscaldato e, poco dopo, sono arrivati anche i colleghi da San Giovanni in Persiceto. La bambina è nata in una ventina di minuti. È andato tutto benissimo ed è stato magico. Presi i parametri, le due sono state trasportate all’ospedale di Bentivoglio".
La bambina impaziente è venuta al mondo con entusiasmo e grinta e ad accoglierli, con la mamma, c’erano anche il papà e la sorellina. Non è il primo episodio del genere per la Pubblica Assistenza di Crevalcore, che ha già nel curriculum un fiocco azzurro arrivato in circostanze simili. Era infatti la fine di dicembre 2020 quando, su un’ambulanza dell’associazione, è nato infatti il piccolo Enrico.
Il mezzo di soccorso in quella circostanza era sulla Persicetana, a Bargellino, in direzione dell’ospedale. Ma il bebè aveva fretta di venire al mondo e l’ambulanza era stata trasformata in una speciale ed estemporanea sala parto.
Alla luce di quanto avvenuto l’altra sera e dell’egregio lavoro dei volontari della Pubblica di Crevalcore, che oggi vanta 88 volontari e 37 anni di attività, risuonano ancora più importanti le parole, pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ieri mattina, alla cerimonia di riconoscimento di Trento come Capitale europea ed italiana del Volontariato: "In una stagione in cui emergono spinte estreme all’individualismo, all’egoismo più esasperato, alle tante paure che frenano la vocazione solidale dell’uomo, la cultura della cura assume un forte significato. I volontari si muovono con altruismo negli interstizi delle nostre difficoltà. Da questo mondo del volontariato, immerso nella vita di ogni giorno, riceviamo quotidianamente spinte, idee, valori, sogni".
Felice anche il primo cittadino di Crevalcore Marco Martelli: "Queste le circostanze nelle quali ci si rende conto dell’importanza di avere un presidio di questo tipo sul territorio, in grado di intervenire in poco tempo. Se poi consideriamo casi come questo, dove i centri nascita sono sempre meno e sempre più distanti dalle zone periferiche, ci rendiamo conto di quanto questo tipo di volontariato sia diventato una necessità imprescindibile per il mantenimento della qualità dei servizi".