Bologna, 20 agosto 2024 – C’è un fascicolo aperto per omicidio colposo, senza indagati, sul tragico incidente avvenuto ieri a Bologna, dove ieri pomeriggio è morta una bambina di 4 anni, di origini bengalesi, Fatiha Nur Molla.
La piccola è caduta da una finestra al terzo piano del condominio al civico 30 di via della Campagna, al civico 30, al Pilastro. Qualcuno, oggi, proprio lì ha posato una rosa.
La dinamica dell’incidente
La piccola Fatiha viveva con la famiglia nell’appartamento di due stanze al quartiere San Donato. Al momento della caduta, in casa c'era la madre che stava accudendo un'altra figlia di 5 mesi nella stanza da letto.
Fatiha era in cucina, sola, e sembra sia salita su un tavolo o un divano letto appoggiato vicino alla finestra. La piccola si è arrampicata poi sul termosifone e da lì sul davanzale, forse per osservare da vicino la pioggia che in quel momento cadeva forte. Si è sporta troppo, poi la tragica caduta.
È stata la stessa mamma ad accorgersi dell'incidente, si è precipitata in strada urlando ed è stata una vicina, richiamata dalle grida disperate, a chiamare l’ambulanza.
La bambina è stata rianimata a lungo dai sanitari del 118 ma è poi deceduta in ospedale, dopo poche ore. Anche la madre è stata portata al pronto soccorso perché si è sentita male.
Il ricordo dei vicini di casa
I vicini di casa, sotto choc, ricordano Fatiha come una bambina sempre sorridente e amichevole.
Amava gli animali, si intratteneva a giocare con i cani e gatti dei condòmini, e salutava sempre tutti.
La tragedia che ha distrutto “una famiglia adorabile, integratissima”.
Nessuna autopsia
Del sta occupando la squadra Mobile. Non sarà eseguita un'autopsia sulla salma della piccola vittima, ma solo un esame esterno.
Il cordoglio del sindaco
“A nome di tutta la città di Bologna esprimo solidarietà e vicinanza alla famiglia della piccola e a tutta la comunità della zona che è rimasta come noi tutti sconvolta da questa immane tragedia", afferma il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in una nota.
"Da ieri siamo in contatto con la famiglia attraverso i servizi sociali ospedalieri e seguiamo il caso – aggiunge -. L’Amministrazione si è messa a totale disposizione della famiglia per ogni tipo di supporto.