Svelato il bilancio 2025, con una manovra che intende continuare a garantire la qualità dei servizi e la tutela dei più fragili. "I tagli voluti dal Governo e i maggiori costi del welfare hanno imposto una modifica dei tributi e delle tariffe – ha spiegato il sindaco Matteo Nasciuti –. La previsione di bilancio per il 2025/27, del valore di 19.115.659 euro, presenta alcune problematiche. Già a luglio, in sede di bilancio consolidato, la giunta aveva deciso di assorbire un taglio di trasferimenti erariali di 120mila euro, a cui quest’anno si aggiungono altri 103mila euro di mancate risorse da parte dello Stato. Il Comune deve dunque procedere a un adeguamento sia delle imposte sia delle tariffe, per garantire il mantenimento del livello attuale di servizi pubblici offerti. La previsione sul 2025, mantenendo inalterati i tributi, presenta un disavanzo di 770mila euro. L’attuale manovra prevede dunque di compensare quanto manca tramite 636mila euro in più di entrate tributarie, 94mila euro in più di entrate tariffarie e 40.396 euro recuperabili attraverso alcuni tagli alle spese correnti".
L’attuale proposta della giunta per il bilancio di previsione è dunque quella di portare l’aliquota dal 9,3 per mille al 10,5 per mille su capannoni e immobili industriali. Rimangono inalterate tutte le altre aliquote. Da sottolineare però che da due anni è possibile per le imprese dedurre integralmente l’Imu sugli immobili strumentali dal proprio reddito d’impresa. Il Comune di Scandiano dal 2025 ha deciso poi di azzerare l’Imu a tutti i proprietari di alloggi sfitti che decideranno di aderire al progetto "Abitare supportato".
"L’esigenza di recuperare parte dell’aumento dei costi, dovuto soprattutto a un incremento dei prezzi delle materie prime e ai nuovi contratti nazionali per i dipendenti delle cooperative sociali – ha detto il vice sindaco con delega al bilancio, Giuseppe Pagani. - Sulle scuole d’infanzia statali e comunali, e relative mense, si applicherà un incremento del 5 per cento, mentre salirà del 6,5 per cento la tariffa nido. Cresceranno anche del 15 per cento le tariffe del pre-post scuola e del tempo prolungato. Mentre l’aumento più rilevante riguarda la tariffa per i trasporti delle scuole primarie e secondarie, che sarà del 30 per cento. Si è inoltre deciso di mantenere inalterati i servizi destinati alle fragilità e alle fasce protette della popolazione".
Stella Bonfrisco