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Bilancio 2025 Università di Bologna: stanziati 1,1 miliardi, ma sfide all'orizzonte

L'Università di Bologna prevede un bilancio di 1,1 miliardi per il 2025, ma il rettore avverte: la sostenibilità a lungo termine è a rischio.

La sede di Unibo, in via Zamboni

La sede di Unibo, in via Zamboni

Il bilancio preventivo dell’Università di Bologna per il 2025, vede stanziate risorse per un totale di quasi 1,1 miliardi di euro (+196 milioni di euro e +21,3%, rispetto al triennio 2022-2024), e una programmazione che, "nonostante siano cambiate le condizioni di contorno rispetto al bilancio precedente – dice il rettore Giovanni Molari –, continua sulla falsa riga degli anni scorsi". Le ‘buone notizie’, però, sembrano essere finite qui. Infatti, se le cose non cambieranno sul piano nazionale, "la gestione attuale del bilancio non sarà sostenibile nel lungo periodo", annuncia il ‘numero uno’ dell’Alma Mater. Questo perché "il diverso assetto del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) per il sistema universitario, ha determinato riduzioni pari a 62 milioni di euro nel triennio", dice.

Tuttavia, negli scorsi anni, l’Università ha "messo da parte un buon numero di risorse, tant’è vero che, nonostante una razionalizzazione della spesa, manterremo intatto il piano edilizio e il diritto allo studio e al dottorato di ricerca", racconta Molari chiedendo investimenti nazionali per compensare anche "l’aumento dei costi non comprimibili degli atenei, – parla , in particolare l’incremento Istat, pari a 48 milioni di euro in tre anni. Quest’ultimo dovrebbe essere a carico dello stato così è possibile ammortizzare meglio il taglio dell’Ffo". Ed è l’unione tra il diverso assetto dell’Ffo e dell’aumento Istat, "a rendere drammatica la situazione nel lungo periodo", specifica il rettore.

Nonostante ciò, Molari rassicura: "Garantiremo la piena continuità dei servizi". Infatti, sono state approvate dal consiglio universitario anche le risorse per assicurare la programmazione del personale per il 2025 e stabilizzare circa il 50% dei ricercatori a tempo determinato di tipo a (rtd-a): "Non manderemo a casa nessuno", dice. Interessante è anche il dato sulle iscrizioni degli studenti: in calo del 5% gli studenti che richiedono degli esoneri, a fronte di un incremento del 4% tra gli iscritti nelle fasce di isee superiori a 27mila euro; mentre i proventi della contribuzione studentesca, sono stimati per il 2025 a circa 130 milioni di euro (+ 4,5 milioni rispetto al precedente rendiconto). Questo è dovuto a una riduzione degli studenti provenienti da fuori regione ("Questo è un dato non è positivo", sottolinea Molari) e una buona crescita degli studenti provenienti dal territorio regionale. Sul fronte degli affitti che paga l’Ateneo, invece, si assesta il calo avuto negli scorsi esercizi: 2,37 milioni di euro è la previsione 2025.

Giovanni Di Caprio