MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Bignami frena ancora "Linea Rossa in via Saffi, sì a verifiche sul peso"

L’esponente di Fd’I ha effettuato un sopralluogo tra le strade alluvionate "Conduciamo un’indagine rigorosa, accertare tutte le responsabilità".

Bignami frena ancora "Linea Rossa in via Saffi, sì a verifiche sul peso"

di Mariateresa Mastromarino

Il viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami abbraccia i residenti e i commercianti colpiti dall’esondazione del torrente Ravone in via Saffi. "Quello che è accaduto non può rimanere senza responsabili – tuona Bignami –. Stiamo conducendo un’indagine rigorosa, perché vogliamo sapere chi è responsabile di quanto accaduto". "È inconcepibile pensare che un crollo di solai e di manti stradali in parti della città non abbia un responsabile", prosegue il viceministro. Il fenomeno di esondazione e di disagio si è già registrato in passato. "Non è il primo cedimento che registriamo in questa strada – spiega Bignami –. È evidente che ci sia un problema strutturale".

Il problema va risolto in vista dei lavori del tram. "Ho scritto ad Ansfisa (l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, ndr) per chiedere se nelle valutazioni di carico del passaggio del tram, è stato valutato adeguatamente il peso di carico dell’infrastruttura – incalza il viceministro –. Se è stato valutato adeguatamente, questo episodio non doveva accadere; se non lo è stato, quanto successo non può passare". La riapertura di via Saffi dipenderà dal sopralluogo dei tecnici del Comune e dalla pulitura dei detriti portati dalla piena, prevista per stamattina dopo che ieri ci sono state altre ispezioni. Il Comune vuole riaprire la via senza correte altri rischi, ma è realistico che tra oggi e domani la viabilità sulla strada dell’ospedale Maggiore possa ripartire. Bignami però batte ancora sul tram. "Se passa il tram, via Saffi non riaprirà mai - tuona ancora –. È evidente che il governo ha una preoccupazione: il ministero finanzia interamente l’opera, di cui circa un 30% dei soldi Pnrr per il finanziamento della Linea Rossa. Vogliamo spendere tutti i soldi del Pnrr, ma vogliamo spenderli bene. Non vogliamo andare a realizzare un’infrastruttura che impatta sul territorio con conseguenze che rischiano di essere drammatiche", il minito del viceministro. E in merito ai ristori, "il governo farà la sua parte", rassicura il viceministro. "Sulla gestione – conclude Bignami –, voglio escludere che il sindaco abbia ritardato all’adozione di strumenti mitigatori. Sono convinto che il sindaco Lepore abbia fatto tutto al massimo delle sue capacità. Se poi il massimo rappresenta il minimo di cui c’era bisogno, questo sta ai cittadini dirlo".

Alla luce del disastro del Ravone, Fratelli d’Italia pone inoltre a Palazzo d’Accursio delle domande. "Chiediamo cosa sia avvenuto materialmente per arrivare a questi danni e disagi, e chi sia il responsabile di quanto accaduto – afferma Stefano Cavedagna, consigliere comunale di Fd’I –. C’è stato un cedimento del terreno in via Saffi a inizio gennaio e a ottobre scorso, ed è capitato altre due volte negli ultimi tre anni. Serve una manutenzione che ad oggi è insufficiente. Con il tram, a maggior ragione c’è un rischio cedimento che bisogna verificare. Con un’altra interrogazione chiediamo quindi se il sindaco abbia valutato la compatibilità del progetto del tram Linea Rossa con i cedimenti dell’asfalto". "Per quanto riguarda la viabilità – aggiunge il capogruppo dei meloniani –, finché via Saffi è chiusa, Lepore apra la Ztl e le preferenziali, che ci risultano di nuovo chiuse da mercoledì sera, e annulli tutte le multe che sono state comminate". Sono state risolte, ha comunicato infine l’amministrazione, le situazioni di criticità che si erano verificate due giorni fa e che avevano portato a chiusure parziali o totali in: via Gaibola, Toscana-Direttissima, Roncrio, Lastre Colli, Tunnel Sabena, Triumvirato, Felicina.