REDAZIONE BOLOGNA

Garisenda, Bignami all’attacco: "Forti spese per la Torre. Bisogna valutare i danni all’erario"

Il viceministro di FdI: "Dalla Procura approfondimenti necessari. Forse, più che i profili penali, ci sono rilievi sui conti pubblici. Il Comune deve rispondere sugli interventi maldestri del passato"

Bologna, 14 dicembre 2023 – "La decisione di chiudere il traffico sotto le Torri è di buon senso". Il viceministro Galeazzo Bignami resta convinto della necessità di fermare il passaggio dei bus sotto le torri, come già i verbali del Comitato tecnico scientifico prescrivevano nel lontano 2019. "Chiunque conosca il centro, sa che il passaggio dei bus determina vibrazioni significative e non indifferenti. È una misura che andava assunta", ripete il viceministro a margine della presentazione del nuovo piano dell’aeroporto.

Bignami all’attacco: "Forti spese per la Torre. Bisogna valutare i danni all’erario"
Bignami all’attacco: "Forti spese per la Torre. Bisogna valutare i danni all’erario"

Il meloniano torna anche sull’esposto presentato dal suo partito, Fratelli d’Italia: "Penso che la Procura stia conducendo gli approfondimenti necessari. Non so se ci sono profili di rilevanza penale, forse più di rilevanza erariale: è chiaro che andiamo incontro a spese significative, dobbiamo capire se alcuni interventi sono stati scorretti e maldestri, magari compiuti su un quadro di conoscenze, non più adeguate rispetto alla situazione". Il riferimento va alle ’carte’ sulla Garisenda dove c’è la cronistoria di dati, note e relazioni del Comitato tecnico scientifico. Gli allarmi, gli scenari di crollo, le analisi da fare e rifare. E poi una serie di interventi come le famose iniezioni di malta o le cinture attorno alla Torre, fino all’ipotesi di tralicci per sostenere il monumento o di pali pilota, progetti poi abbandonati.

Bignami si dice sorpreso anche che "dal 2021 i dati sulla Garisenda non erano più elaborati dall’Università. Dobbiamo ringraziare il ministero della Cultura e in particolare la soprintendente Francesca Tomba per aver deciso di riguardare questi dati per capire cosa stava accadendo. La preoccupazione va anche alla sofferenza che può determinare in ambito economico e produttivo la chiusura dell’area. Quello che si sta facendo è inevitabile, ma forse è inevitabile oggi e non lo era ieri", punge Bignami. Da qui, si augura che il Comune "individui professionisti adeguati (per le prossime fasi di messa in sicurezza e restyling della Torre, ndr) tenendo conto del fatto che servono non solo nomi di richiamo, che possono essere utili per qualcuno per pulirsi la coscienza, ma che servono ingegneri e tecnici con vocazione strutturista e conservativa che possano garantire la vita della torre".

ros. carb.