ALESSANDRO GALLO
Cronaca

La biblioteca sportiva più ‘ricca’ d’Italia intitolata a Olga Cicognani

Scomparsa nei mesi scorsi ha diretto con il sorriso, l’eleganza e la gentilezza, lo spazio ora ospitato nell’attuale Palazzo delle Federazioni in via Trattati Comunitari Europei e i dirigenti del Coni Emilia Romagna non hanno avuto dubbi: “Porterà per sempre il suo nome”

L'intitolazione della biblioteca sportiva più ricca d'Italia a Olga Cicognani. I dirigenti del Coni Emilia Romagna rendono omaggio alla sua fondatrice scomparsa da qualche giorno

L'intitolazione della biblioteca sportiva più ricca d'Italia a Olga Cicognani. I dirigenti del Coni Emilia Romagna rendono omaggio alla sua fondatrice scomparsa da qualche giorno

Bologna, 19 dicembre 2024 - Diciottomila documenti, testi catalogati, qualche pezzo raro. Collezioni che partono dal 1841. Sono i tratti salienti della biblioteca sportiva più ricca d’Italia. Ricca non nel senso economico, ma nella capacità di offrire una documentazione accurata, esaustiva e, di fatto, unica.

La biblioteca sportiva che non ha eguali nel nostro paese e che, da oggi, ha un nome e un cognome: Olga Cicognani. Olga è stata la mamma della biblioteca. Sempre sorridente, elegante e aperta a ospitare gli studenti. Olga aveva cominciato a lavorare e coltivare la sua creatura nella piccola sede di via Barberia. Una volta approdata nel palazzo delle Federazione, in via Trattati Comunitari Europei, la biblioteca è cresciuta.

Grazie a Olga, scomparsa nei mesi scorsi. Però, il Coni Emilia-Romagna e il suo presidente, Andrea Dondi, non ci hanno pensato un attimo: la biblioteca si chiama Olga Cicognani. E nel Palazzo delle Federazioni, insieme con il marito Raffaele e il figlio Massimo, ci sono decine e decine di persone.

Parlano il presidente del Coni Dondi che assicura che, “anche qualora si dovesse spostare, la biblioteca non cambierà mai nome”. Ci sono Giammaria Manghi, capo della segreteria della presidenza della regione Emilia-Romagna e l’assessora allo sport del Comune Roberta Li Calzi. Matteo Fogacci detta i tempi. C’è la testimonianza del marito di Olga, Raffaele. Mentre Francesco Franceschetti ricorda gli esordi, in via Barberia, insieme con Giuliano Grandi, Lamberto Vacchi, Franco Merni, Andrea Sassoli, Stefano Galetti.

La documentazione del Crer-Fidal, il lascito Bernardi e, oggi, anche il materiale che Franceschetti, come governatore del Panathlon dona alla biblioteca (la raccolta della rivista Sport Illustrato dal 1946 al 1950 e alcune pubblicazioni relative agli stadi di Italia ’90). C’è tanta gente. Ci sono Annamaria Mampieri, storica docente di Lettere al Minghetti, collega e amica di Olga, Silvia Lolli, Claudia Vacchi, Stefano Marino Fransoni, Melissa Milani, Antonio Jelich, Teresa Lopilato, Furio Veronesi, Giancarlo Galimberti, Biagio Dragone, Stefano Michelini, Ester Balassini, Francesco Brighenti, Giuseppe Cindolo, Mauro Tinti, Vittorio Andrea Vaccaro, Davide Grilli. Ma l’elenco dei presenti è davvero sterminato. Tutti lì, colo lo sguardo rapito da una targa che riporta il nome di Olga Cicognani, la Signora della biblioteca sportiva.