FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Procura dei minori alle scuole Besta, è polemica. Il Comune: non è la soluzione definitiva

Bologna, la richiesta di usare alcuni spazi delle ex medie è arrivata dal ministero della Giustizia. L’assessore Laudani: “L’uso è temporaneo. Il Comitato cerca di strumentalizzare la scelta”

Le Besta di viale Aldo Moro; nel tondo, Raffaele Laudani, assessore all'Urbanistica

Le Besta di viale Aldo Moro; nel tondo, Raffaele Laudani, assessore all'Urbanistica

Bologna, 9 gennaio 2025 – Non c’è pace nella vicenda delle scuole Besta. Le polemiche del Comitato verso il Comune, dopo tutti i turbolenti trascorsi, non si arresta neppure ora. Anzi, all’uscita della richiesta presentata dal ministero della Giustizia di utilizzare alcuni spazi delle ex scuole medie per ospitare, in via temporanea, gli uffici del Tribunale e della Procura per i minorenni durante i lavori di ristrutturazione dell’attuale sede in via del Pratello, ha scatenato nuovamente le ire del Comitato, che accusa il Comune di “fare giochini”. Cui ha poi prontamente replicato, attaccando chi “cerca di strumentalizzare” le scelte dell’amministrazione, l’assessore all'Urbanistica Raffaele Laudani.

"Scuole Besta: il percorso partecipato, appena aperto è già di fatto chiuso. Nella vecchia scuola i ragazzini ci entravano con i libri, ora ci entreranno con le manette?”. Così comincia la lunga nota al vetriolo diramata dal Comitato Besta. Prosegue: “È dallo scorso luglio – quando con il passo di lato Lepore annunciò che sul futuro delle Besta avrebbero deciso i cittadini attraverso un percorso partecipativo – che il Comune sta inscenando un balletto inspiegabile ed indecente. A novembre, poi, l’assessore Laudani: “Sarà abbattuto metà dell’edificio” senza spiegarne le ragioni, salvo smentirsi qualche settimana dopo indicando nuovamente nel percorso partecipativo la sede della decisione. Ieri, proprio mentre su una pagina online del Comune si aprivano le iscrizioni al fantomatico percorso, ecco la nuova soluzione: alle vecchie Besta ci andrà il Tribunale dei minori, ma solo come sede temporanea”. Il percorso partecipato, secondo il Comitato, sarebbe in realtà “tutta fuffa, giochini” per mascherare il presunto disinteresse dell’amministrazione “verso il benessere e le opinioni dei cittadini: con che serietà si può affrontare un percorso decisionale quando la decisione è già stata presa?”. Il Comune si sarebbe dunque “incartato, dimostrando di non sapere gestire la partecipazione dei cittadini, né valorizzare il proprio patrimonio scolastico.

La totale mancanza di un Piano di edilizia scolastica produce  questi sbandamenti”. Infine, chiudono dal Comitato, “perché dovremmo credere al racconto del tribunale solo come sede temporanea visto che l’accordo parla di investimenti per l’adeguamento dell’edificio? Il Ministero della Giustizia investirebbe tanti soldi per una nuova sede per poi sentirsi dire dopo un anno che un percorso partecipativo ha deliberato di riassegnare la scuola al Comune? Su questa vicenda, l’incapacità del Comune è pari solo alla mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini”, tuonano i membri del comitato. 

Un attacco cui replica appunto l’assessore Laudani: “Il percorso partecipativo sulle Besta ha a oggetto la destinazione definitiva dell’edificio, non c’entra nulla con gli usi temporanei. Mi dispiace ci sia chi tenta di strumentalizzare anche una scelta come questa, che nulla ha a che fare con il percorso che ci siamo dati, che ha un metodo e tempi definiti. Mettere a disposizione una parte di quegli spazi per degli uffici del Tribunale dei Minori, nelle more del percorso partecipativo, per affrontare una emergenza che riguarda la città e la tutela di diritti fondamentali di soggetti fragili quali sono i minori, credo sia solo positivo".