Oltre 4 milioni di euro di spese già sostenute o quasi e 18 milioni e mezzo di euro di fondi Bei (Banca europea per gli Investimenti) e Pnrr. I primi (14.599.120 euro), nei desiderata della Giunta comunale (che attende il via libera della banca per la riconversione) andrebbero nell’edilizia sociale all’ex Mercato ortofrutticolo e sulle scuole, quelli Pnrr non si sa. Gli oltre 4 milioni di euro sono solo "una prima stima molto pesante dei costi che le casse comunali devono sostenere a causa della soluzione sulla media Besta".
Cifre che la giunta Lepore "ha messo nero su bianco in una delibera" di fresca di approvazione. Ad accendere un riflettore "sull’ennesima prova dell’incapacità amministrativa della giunta Lepore" è la consigliera di FdI, Manuela Zuntini. Questi primi costi extra "saranno pagati dai cittadini e sono causati dagli errori del sindaco Lepore e della sua Giunta nel gestire il progetto delle nuove scuole Besta". Le decisioni fin qui assunte hanno il profilo di "atti gravi sotto molti aspetti che finiranno in un esposto per possibile danno erariale alla Corte dei Conti".
I fatti. Il Comune vuole una nuova media Besta da 18 milioni di euro (mutuo Bei e Pnrr) nel parco Don Bosco. Il Comitato No Besta si oppone. Tafferugli, botte, occupazione del parco. Di colpo il Comune compie un clamoroso dietrofront e dà alle Besta il Polo Dinamico di via Zacconi, già destinato ad accogliere una parte del liceo Sabin che resterà così nei container in attesa di un futuro ampliamento sempre in via Matteotti. Da ricordare: la Città metropolitana ha competenza sulle superiori, il Comune dai nidi alle medie.
La delibera: quindici pagine che, dall’ottava in poi, dopo il riassunto della vicenda, elencano costi, perdite, rinunce e ipotesi futuribili. Non senza un errore e una strana incongruenza. Pagina 11: il Comune scrive di avere parlato con "il dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale".
Peccato che dal 2015, con la Buona Scuola di Renzi, l’Usp non esista più. Al suo posto c’è l’Ufficio scolastico regionale Emilia Romagna – Ufficio V Ambito territoriale di Bologna (Uat). Questa è la dicitura corretta dell’ex Provveditorato. Pagina 12: "la Giunta Comunale con Orientamento del 30 luglio 2024, ha scelto … di utilizzare la nuova scuola in via Zacconi" per le Besta. Come è possibile? Il Polo è della Città metropolitana. Doveva essere, quest’ultima, non il Palazzo, a concedere le sue aule alla media. Su questo s’innesta l’ulteriore accusa della consigliera Zuntini. Il Polo è stato costruito con 8 milioni e mezzo di risorse europee Fsc (più quasi 2 milioni di euro della Città metropolitana). L’Fsc, transitato attraverso la Regione, è vincolato alle superiori. Adesso il Polo da superiore diventa media di cui ha competenza il Comune, non via Zamboni.
"Valuteremo l’utilizzo improprio dei fondi Fsc – attacca Zuntini –. Lepore fa confusione tra i propri ruoli e tra le competenze di enti diversi e pensa, essendo anche sindaco metropolitano, di poter gestire fondi e spazi pubblici a suo piacimento per risolvere i danni creati a livello comunale".
Per la consigliera di FdI, "questo è l’ennesimo esempio di risorse pubbliche sprecate perché sindaco e assessori hanno portato avanti con arroganza un progetto dannoso. Siamo abituati all’improvvisazione e all’incompetenza di questa Giunta, ma la vicenda delle Besta evidenzia che si prendono in giro i cittadini facendo credere di individuare soluzioni intelligenti, mentre sono solo pessime scelte amministrative".
Federica Gieri Samoggia