di Luca Orsi
Dopo sette anni di assenza, Forza Italia riapre una sede sotto le Due Torri. "Da qui inizia la remuntada del centrodestra a Bologna", afferma Anna Maria Bernini, vice-coordinatrice di FI. E da via D’Azeglio 42a – subito dopo il brindisi – la senatrice va in pressing sugli alleati di Lega e Fratelli d’Italia sui tempi della scelta del candidato sindaco.
Carroccio e FdI sembrano intenzionati ad attendere l’esito della sfida fra Matteo Lepore e Isabella Conti alla primarie del centrosinistra, il 20 giugno. "Dobbiamo cominciare a pensarci prima, suggerirei di fare un identikit del candidato molto prima", preme la Bernini. Ottobre, mese delle elezioni del sindaco, "non è vicinissimo, ma neanche tanto lontano".
"Abbiamo già sollecitato i nostri alleati, abbiamo già spiegato qual è il profilo del nostro candidato – spiega il capo dei senatori azzurri –: vincente, moderato, un centrista che qui possa prendere i voti del centro, ma anche della sinistra"
Bologna "sta aspettando", incalza l’ex ministra. E prendere ancora tempo offre il destro "a chi ha tanto caos in casa propria, come Pd e Cinque stelle, di fare finta, in maniera strumentale, che siamo noi ad avere problemi". Mentre "dobbiamo dimostrare che non abbiamo problemi, ma un grande progetto di rilancio per la città".
Il centrodestra "balbetta", aveva punto il governatore Stefano Bonaccini, sottolineando proprio la mancanza di una candidatura. "Se Bonaccini guardasse in casa propria – replica secca la Bernini –, troverebbe molto materiale su cui riflettere".
Il tema dei moderati di centrodestra pronti a votare Isabella Conti alle primarie del centrosinistra sta infiammando la discussione nel Pd. La Bernini manda un chiaro messaggio ai suoi. Li invita a non farsi illusioni: "A sinistra, qualunque sia il candidato, sarà sempre e solo un candidato di sinistra che non rispecchia i nostri obiettivi".
Ma se "veramente esistono nostri militanti, elettori o simpatizzanti che vogliono partecipare alle primarie del Pd – precisa l’ex ministra – suggerisco di investire le energie in qualcosa di più efficace e remunerativo: collaborare alla campagna elettorale del centrodestra, dove troveranno una vera casa".
"Noi – afferma la consigliera regionale Valentina Castaldini –, vogliamo essere la forza che traina il centrodestra, alternativa seria e credibile di governo, e siamo gli unici che possono rappresentare il popolo moderato". Che poi la Conti e Lepore "possano dirsi moderati è una finzione, perché insieme sono il centrosinistra".
La Bernini non nasconde "obiettivi ambizioni" per FI sotto le Due Torri. "Vogliamo tornare centrali nella politica di questa città, per lanciare la reconquista di Bologna – aggiunge il senatore Enrico Aimi, neocoordinatore regionale del partito –. Perché c’è voglia di cambiamento e rinnovamento, che passano da una forza responsabile".
Dall’altra parte della città, durante un presidio al Pilastro, anche Fratelli d’Italia tocca il tema della candidatura a sindaco de centrodestra. "Non è un mistero che si sia orientati verso un candidato civico, ormai mi pare assodato", commenta Marco Lisei, capogruppo in Regione.
Quanto ai tempi, "sono indipendenti da quelli delle primarie", assicura Lisei. "Non escludo che la scelta del candidato possa venire dopo il 20 giugno, o anche prima". Nessuna frizione, assicura, fra alleati: "Non vedo francamente gli screzi di cui si parla, c’è il normale dialogo che c’è sempre stato nel centrodestra in tutte le consultazioni elettorali. Non vedo niente di anomalo".
Lisei punzecchia quindi i moderati che annunciano il voto per la Conti alle primarie: "Io so che chi va a votare alle primarie deve firmare e vincolarsi ai valori del centrosinistra. Quindi immagino che chi va a votare alle primarie condivida quei valori e automaticamente decida da che parte stare". In ogni caso, precisa Lisei, "di elettori tradizionali del centrodestra che vanno a votare alle primarie non ne conosco".