Tra prosa e canzoni, in un vortice di musica, aneddoti e gag. È Pur di far commedia, uno spettacolo del cantautore e conduttore televisivo Paolo Belli, che insieme con la sua storica band (Juan Carlos Albelo Zamora, Gabriele Costantini, Mauro Parma, Enzo Proietti, Gaetano Puzzutiello, Peppe Stefanelli e Paolo Varoli) racconta tutto ciò che hanno vissuto durante la loro lunga carriera. Scritta assieme ad Alberto Di Risio, che è anche il regista, la commedia che andrà in scena domani alle 21 al Teatro Celebrazioni spazierà tra prosa e canzoni è ambientata in una sala prove. Lo show vede Belli preparare il nuovo tour, quando viene sopraffatto dagli eventi: tra ritardi, nuovi musicisti da provinare e personaggi dalla personalità ’ingombrante’, l’artista emiliano confiderà – in chiave comica – le mille peripezie e i colpi di scena vissuti in tanti anni di carriera.
Belli, racconterà tutto ciò che ha dovuto passare per fare questo mestiere?
"Sì, molti da un nostro spettacolo potrebbero aspettarsi solo musica o di assistere a un vero e proprio concerto. I nostri brani ci saranno, ma abbiamo voluto seguire il pensiero di Di Risio che tempo fa ci consigliò di far conoscere al pubblico anche il nostro lato ‘performer’. E quindi un po’ per assecondare questa sua convinzione, un po’ per raccontare a fondo il lavoro del musicista, abbiamo deciso di creare questo spettacolo. Siamo arrivati al compimento di 35 anni di carriera, ma c’è tutto un mondo dietro: provini, tanto studio, mille difficoltà. Per arrivare dove siamo ora, a fare ridere il pubblico ogni sera, c’è stato bisogno di un percorso molto serio".
È il suo terzo show dopo ‘Dillo con un Bacio’ e poi con ‘Pur di fare Musica’. Che cosa avete cambiato?
"Anche se la trama di base è rimasta quella dell’inizio, ogni sera è diversa. Ho riascoltato di recente la registrazione della mia prima data, e confrontandola con l’ultima che ho fatto a Milano, ormai due anni dopo, è tutto un altro spettacolo. Ogni giorno ce ne capita una nuova, e la aggiungiamo alla narrazione, vogliamo che le persone tornino anche se l’hanno già visto".
Al Celebrazioni non tornava da 16 anni.
"Bologna per me è sempre una tappa molto importante, infatti sto pensando di fare un omaggio speciale a questa città durante lo spettacolo. Mi ha dato tanto, io tra l’altro sono emiliano e si può dire che tutto sia partito da qui. Ho fatto tante date girando tutta l’Italia, ma nonostante ciò al pensiero di quella di Bologna sono tre notti che non dormo, sento una responsabilità particolare. Ho sempre ricevuto un grande affetto da parte del pubblico, voglio dare indietro tutto a questa terra".
Alice Pavarotti