Bcc, Galletti vice della Federazione: "La nostra priorità? I territori"

Il nuovo ruolo del presidente di Emil Banca: "Rappresentiamo istituti solidi centrali nelle comunità"

Bcc, Galletti vice della Federazione: "La nostra priorità? I territori"

Bcc, Galletti vice della Federazione: "La nostra priorità? I territori"

L’ex ministro Gian Luca Galletti, presidente di Emil Banca, da ieri è il nuovo vicepresidente della Federazione delle Bcc dell’Emilia-Romagna. Una Federazione che comprende nove banche, 350 sportelli in 160 comuni, di cui oltre la metà ha meno di 10mila abitanti, impiega 2.800 dipendenti e fornisce servizi a 145mila soci.

Qual è il ruolo della Federazione regionale delle Bcc?

"Esprime la potenza delle banche di credito cooperativo sul territorio. Parliamo di istituti solidi che hanno come prirità lo sviluppo sociale, culturale e sportivo delle comunità in cui operano. Ed è questo che le differenzia dai grandi gruppi...".

Le Bcc della Federazione hanno sportelli in tanti piccoli comuni: una scelta che va in controtendenza.

"Le banche di credito cooperativo, a differenza di altre, reimpiegano gli utili prevalentemente nelle comunità in cui operano, sotto forma di aiuti alle onlus, alle associazioni sportive, agli eventi culturali. Attività che favoriscono il contrasto alle diseguaglianze sociali".

Come riuscite a essere capillari in piccoli territori?

"La grande presenza in zone marginali – nelle cosiddette aree interne – nel momento in cui i grandi gruppi abbandonano questi territori, richiede sforzi importanti. Sia da parte dei dipendenti che devono arrivare in quelle zone, sia da un punto di vista economico, visto che rispetto a una filiale di un grande centro la redditività è diversa. Ma la nostra scelta è di rimanerci perché la banca riesce a mantenere vivo quel territorio, montano o pianura che sia. Diciamo che le nostre banche sono campionesse di sostenibilità da sempre, anche quando questa parola non era di moda...".

Il rapporto di Unioncamere Emilia-Romagna mostra un rallentamento dell’economia della nostra regione. Insomma, anche la locomotiva frena?

"Non si deve cadere nella trappola del primo della classe perché altrimenti si rischia di non vedere le criticità che abbiamo di fronte. Abbiamo un problema di povertà assoluta, ma anche di povertà relativa con tante famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese".

Uno dei nodi sono gli alti tassi dei mutui.

"Dal mio osservatorio di presidente di Emil Banca posso dire che l’anno scorso abbiamo fatto 3mila rinegoziazioni di mutui: ci sono famiglie che a causa dell’inflazione, l’aumento del costo dell’energia e dei tassi d’interesse fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese. Insomma, non siamo una regione esente da problemi. E dobbiamo affrontarli".

In questo contesto di difficoltà, come agiscono le Bcc?

"Essendo banche di prossimità cerchiamo di venire incontro ai bisogni delle famiglie. Famiglie che per i nostri istituti non sono numeri, ma volti e persone. Ringrazio il presidente della Federazione Mauro Fabbretti per l’impegno costante di questi anni".

Rosalba Carbutti