Bologna, 10 settembre 2022 - "Questo momento ci unisce alla città e dimostra l’impegno civico universitario per lo sviluppo delle imprese". Può essere racchiuso in queste parole pronunciate da Massimo Bergami, dean della Bologna Business School, il senso dell’appuntamento istituzionale più importante dell’anno per la scuola manageriale, la ‘Graduation Master Class 2022’ che ieri ha consegnato 887 diplomi in Piazza Maggiore. Motivo di soddisfazione e orgoglio per Giovanni Molari, magnifico rettore dell’Unibo, e per tutti i membri della Bbs, che si è classificata tra le migliori business school a livello globale. Erano presenti tutti i professori dei master universitari, il presidente del collegio Romano Prodi, l’associazione alumni rappresentata da Samantha Lois Morrison, e naturalmente il dean della Bbs, Max Bergami.
Bologna Business School, la carica dei nuovi manager in piazza Maggiore
In una lunga lettera agli studenti e alle studentesse, Bergami si è congratulato per il traguardo ottenuto e ha raccontato l’importanza della scuola manageriale: "I nostri giovani si sono preparati ad assumere delle responsabilità che, in un momento impegnativo come questo, segnano la differenza tra semplici manager e veri leader". Una scuola prestigiosa riconosciuta a livello mondiale, insomma, che ha deciso nel 2020 di ampliare la propria sede principale, costruendone un’altra sempre a Villa Guastavillani, luogo della sede storica. I lavori sono iniziati nel 2021, e dovrebbero terminare a metà del 2023.
Una scelta che il dean della Bbs ha spiegato così: "C’era la volontà di espanderci e abbiamo deciso di costruire un nuovo campus. Investire nel momento in cui la formazione on-line sembra guadagnare terreno non è per noi un atto coraggioso, ma è semplicemente un modo di corrispondere alla nostra mission e alla nostra identità, una scelta dettata dal nostro patrimonio genetico. L’obiettivo è quello di creare un luogo per tutti, per gli studenti del passato e quelli del futuro, per noi e per le matricole". Un progetto che punta alla sostenibilità, capace di mettere in relazione il passato e il presente, studiato e creato insieme all’Università, alle imprese (Lamborghini, Unicredit, Confindustria Emilia, Fondazione Carisbo, Dallara Automobili, Granarolo, Gruppo Marchesini, Agf88, Coesia, Regione e E&W Schmidt Fund For Strategic Innovation) e alla community Bbs. La villa rappresenta un campus storico, che Bergami, con l’architetto Mario Cucinella, ha saputo sfruttare al meglio per accogliere la sempre più numerosa richiesta degli studenti. La struttura potrà accogliere lo staff, i professori e gli studenti. Un’idea sicuramente legata al futuro. "Devo ringraziare i nostri soci sostenitori – ha dichiarato Bergami –. Oltre a loro, sono fondamentali l’Università e la Regione".