Valsamoggia (Bologna) – Riale piange Loredano Comastri, 74 anni, l’ultima vittima da incidente stradale sulla statale Bazzanese. Piange un grande ciclista e un grande corridore.
L’Uomo di Ferro venne definito nel 2012, dopo le sue prodezze rimaste nella storia come la "1001 Miglia" di Nerviano (Milano), come le 23 scalate in successione della Bologna-San Luca, come la vittoria nel 2010 del ‘Campionato Mondiale di Ciclismo Categoria Veterani’, una gara in più prove effettuate in Italia, Francia, Austria e Germania. Prima di Comastri sulla Nuova Bazzanese sono morti lunedì scorso Fabrizio Baldi (56 anni) di Bazzano, all’inizio di novembre Anin Jammali (19) e alla fine di ottobre a Lara Cattani (51) e la nipote Tiziana Brucato (30). "Una spirale che bisogna fermare subito – tuona Mauro Sorbi, presidente dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale dell’Emilia Romagna – e le soluzioni ci sono". Quali? "Installando su una strada come la Nuova Bazzanese – risponde Sorbi – pannelli indicatori della velocità che staccano il piede dall’acceleratore. Quindi, le bande sonore sulla strada che riducono i rischi di passaggio di carreggiata. E poi: piazzole di fermata di emergenza, oggi insufficienti e corsie di emergenza, visti i notevoli flussi di traffico dopo la chiusura del casello di Casalecchio. Infine, la creazione di doppie corsie per senso di marcia in corrispondenza delle uscite più pericolose, più illuminazione e aumento esponenziale dei controlli delle forze dell’ordine".
Preoccupato, ma con soluzioni differenti, il sindaco di Valsamoggia Daniele Ruscigno, sul cui territorio si sono avuti questi incidenti mortali. "Non crediamo all’efficacia degli autovelox mobili – afferma – stiamo pensando, invece, a installarne di fissi in alcuni tratti più problematici. Inoltre, per contenere i flussi di traffico, si sta pensando alla creazione di una doppia corsia per senso di marcia dal casello autostradale di Casalecchio a quello di Valsamoggia. Serve anche un’analisi più profonda di questi incidenti. Spesso non sono causati solo dalla velocità o dalla distrazione al telefonino del guidatore, ma anche dall’uso di automobili obsolete nella maggior parte dei casi. Le nuove autovetture hanno tecnologia e dispositivi che aumentano la sicurezza della guida con la frenata automatica, la scatola nera a bordo già introdotta sui Tir, il monitoraggio della stanchezza del conducente".