Bologna, 10 gennaio 2025 – Anche Bologna colpita dalla banda dei Robin Hood, quella contro i bed & breakfast e in sostegno del diritto all’abitare. Questa notte i manifesti con le istruzioni per il sabotaggio fai da te e il cappello del famigerato ladro di ricchi sono comparsi in diversi quartieri di tutta Italia. Ma sono anche stati messi colla e sticker sugli smart locker, i dispositivi a muro che servono all’ospite per aprire la porta di una casa o una stanza adibita a bed & breakfast, con una password fornita dal titolare del locale.
“Non è una questione di sicurezza. Non è una questione di decoro. La casa è un diritto, non una gallina dalle uova d'oro”, si legge sui manifesti affissi nei vari quartieri da Nord a Sud. Sono diverse le città colpite, perché in molti hanno ‘risposto’ alla chiamata degli attivisti. In Emilia Romagna, oltre Bologna è stato anche il caso di Reggio Emilia. La protesta è contro un modello turistico che “alimenta le disuguaglianze, nega diritti e favorisce la speculazione”, affermano i Robin Hood. A Bologna si parla spesso di emergenza abitativa e il fenomeno turistico spesso può portare anche a episodi spiacevoli, come il caso del mini appartamento messo in affitto per 600 euro, che ha fatto scalpore in quanto fosse troppo piccolo per poterci vivere degnamente.
"L'emergenza casa è nazionale, e necessita soluzioni messe in campo dal governo. Gli effetti negativi del turismo non sono che una diramazione di un sistema che non garantisce il diritto alla casa ai suoi cittadini. Ministra Santanché saboteremo il vostro turismo fino a che non ci saranno risposte concrete al disagio che questo settore causa”, si legge tra l’altro nel comunicato.