NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Bancarotta, lo sgombero scuote la giunta

Ieri mattina lo spazio di via Fioravanti è stato liberato: Coalizione civica si dissocia. La vicesindaco Clancy: "Un momento complesso"

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di Nicoletta Tempera

Il neonato centro sociale Bancarotta, che aveva preso casa - abusivamente - meno di un mese fa nei locali di via Fioravanti 12, è stato sgomberato ieri mattina dalla polizia locale, arrivata di buona mattina in Bolognina assieme a Reparto mobile e Digos della Questura. All’arrivo delle forze dell’ordine i locali erano vuoti e solo intorno alle 11 un gruppo di occupanti, anime attigue al vecchio Xm24, si è presentato. Non tanto per protestare, quanto per portare via le proprie cose dal locale, murato poi dagli operai del Comune.

La vicenda di Bancarotta ha provocato frizioni all’interno della sinistra e critiche dall’opposizione, con la vicesindaco Emily Clancy tirata in ballo da tutte le parti. Ma andiamo per ordine. Lo spazio, occupato lo scorso 12 marzo, due anni fa era stato oggetto di bando, vinto proprio dagli attuali occupanti. Che erano arrivati all’invasione dei locali - dicono loro - perché l’Amministrazione si sarebbe ‘fatta di nebbia’ e non avrebbe mai consegnato loro le chiavi del bene. Lungaggini burocratiche? "Proprio no", ribattono dal Comune. Ma anzi l’impossibilità di assegnare il bene all’associazione che, subito dopo la vittoria del bando, avrebbe avanzato pretese incompatibili con le condizioni poste per l’assegnazione. In sostanza, spiegano da Palazzo d’Accursio, Bancarotta avrebbe chiesto di non pagare né utenze, né Tari e che fosse il Comune a farsi carico degli oneri per la ristrutturazione dei locali. Inoltre, avrebbe voluto ‘collettivizzare’ la responsabilità in solido per i locali, ossia non individuare alcun responsabile. Da qui lo stop del dialogo, l’occupazione e ieri lo sgombero. Che è esploso come un fulmine a ciel sereno nella maggioranza. Detion Begaj, Simona Larghetti e Porpora Marcasciano, consiglieri di Coalizione civica, hanno preso le distanze dallo sgombero chiedendo "immediatamente la ripresa del dialogo e la convocazione di un incontro affinché le realtà interessate possano avere uno spazio". Più a sinistra, Potere al Popolo ha tirato in ballo direttamente Clancy: "Diceva che non sosteneva le occupazioni di appartamenti ma faceva un’apertura retorica su quelle di spazi pubblici abbandonati, oggi si dimostra che anche lo spazio pubblico abbandonato viene sgomberato senza preavviso". Tra l’altro, continua Pap, a due giorni da un incontro con la stessa vicesindaco. Che ribatte: "Qualche forza politica strumentalmente scrive che ho incontrato Bancarotta per lavarmi la coscienza sapendo che sarebbero stati sgomberati ore dopo. Quando abbiamo iniziato questo percorso eravamo ben consapevoli che questa alleanza di governo, così inedita, avrebbe potuto incrociare momenti complessi. Oggi si sta consumando uno di quei momenti".

A destra, Fratelli d’Italia non ha dubbi: "L’occupazione – dicono Marco Lisei, Francesco Sassone e Stefano Cavedagna – è il risultato dell’aver coccolano i soliti centri sociali che, quando non ottengono quello che vogliono, rispondono con azioni illegali. Basta con la concessione di spazi pubblici a chi occupa". Per la Lega, con Francesca Scarano e Matteo Di Benedetto, "non ci devono essere associazioni, comitati o cittadini di serie A e di serie B. Era impensabile continuare a permettere che questa realtà occupasse abusivamente uno spazio pubblico, con le utenze pagate da tutti noi".