REDAZIONE BOLOGNA

Banca Generali punta sull’Emilia: "Più filiali e giovani consulenti"

Nuove succursali a Modena e Piacenza, 289 banker hanno in gestione oltre 12 miliardi di risparmi

Alessandro Mauri, sales manager DI Rete - Nord-Ovest di Banca Generali

Alessandro Mauri, sales manager DI Rete - Nord-Ovest di Banca Generali

L’impegno di Banca Generali cresce nel territorio emiliano. Negli ultimi mesi, la terza private bank italiana ha inaugurato due nuove succursali a Piacenza e Modena e dall’inizio dell’anno ha rafforzato la rete territoriale di banker con cinque nuovi ingressi. "Una tendenza positiva destinata a continuare – fa sapere l’istituto di credito –, sostenuta dalla forte domanda di consulenza finanziaria delle famiglie". In regione Banca Generali Private conta su una squadra di 289 consulenti finanziari, in crescita rispetto ai 257 banker del periodo pre-Covid. Lo sviluppo è andato di pari passo con la domanda di consulenza professionale e di protezione del patrimonio nel tempo, tanto che le masse in gestione della banca, nello stesso periodo, sono cresciute del 39% a 12,2 miliardi. L’attività non si è però fermata alla consulenza – si legge in una nota –, ma si allarga a eventi sportivo-educativi, come la tappa ravennate della kermesse ‘Un campione per amico’, con protagonisti quattro miti dello sport come Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Ciccio Graziani e Martín Leandro Castrogiovanni; o culturali, col sostegno a eventi e mostre, o ancora di confronto e riflessione per cittadini e imprese. In generale, gli investimenti finanziari non sono più l’unico linguaggio del private banking, ma solo una parte del patrimonio dei clienti. In particolare, le famiglie hanno bisogni sempre più eterogenei e articolati, con un patrimonio d’impresa, immobiliare o artistico. Per questo, Banca Generali "punta a fornire servizi in stile family office per rispondere alle esigenze più sofisticate della clientela dei capoluoghi storici, oltre ad affiancare le famiglie imprenditoriali nel percorso per affrontare le sfide strategiche d’impresa". "Per assistere la clientela in questo percorso così importante e complesso – spiega Banca Generali –, si rende sempre più necessaria una figura, quella del banker di fiducia, che coniughi una visione d’insieme del patrimonio, con una prospettiva di lungo periodo sui bisogni e i progetti delle famiglie, anche attraverso le generazioni". Per questo, Banca Generali "sta puntando con forza sulle nuove generazioni, accelerando l’inserimento di giovani tra le proprie fila per supportare sia l’attività dei professionisti di maggiore esperienza sia per formare future competenze". Nell’ultimo anno e mezzo, l’istituto ha accelerato l’inserimento di giovani provenienti dal mondo bancario e dai servizi finanziari, costruendo percorsi ad hoc per formarli e inserendoli in team strutturati con banker più senior per dare spazio alla crescita e alla formazione. Nel 2022, a livello nazionale, la percentuale di under 35 ha registrato un deciso incremento in banca con il 27% degli inseriti sul totale. Allargando lo sguardo, la percentuale di consulenti finanziali under 35 inseriti nel 2023 è del 33,3%. "Investiamo sul territorio e sulle persone per rispondere alla domanda di consulenza che ci arriva dalle famiglie e che ci sta portando a una decisa crescita – dice Alessandro Mauri, sales manager DI Rete - Nord-Ovest di Banca Generali –. Questo ci spinge a potenziare l’organico, i servizi e gli spazi, per coltivare al meglio il nostro patrimonio più prezioso, la relazione di fiducia con i nostri clienti, facendo fronte alle esigenze finanziarie, di advisory e tutela patrimoniale delle famiglie, in un territorio in vivace sviluppo. La nostra professione è in grado di creare valore e per farlo al meglio servono persone che vogliano creare questo valore nella relazione con le persone, la cui fiducia è l’asset più prezioso tra quelli che gestiamo. Una fiducia da coltivare stando al fianco delle persone con passione e impegno e portando avanti i nostri valori".

Marco Principini