MASSIMO SELLERI
Cronaca

Bambino caduto dal carro, il funerale. Palloncini per Gianlorenzo, lo strazio del padre

Tragedia di Carnevale, chiesa gremita. Il papà Giuseppe: "Piccolo principe, non smetterò mai di piangere". L'arcivescovo Zuppi: "Oggi Gianlorenzo è luce"

Palloncini bianchi e azzurri al funerale di Gianlorenzo Manchisi (nel riquadro), Schicchi

Bologna, 12 marzo 2019 -  La chiesa di San Giuseppe del Cottolengo era gremita per l'ultimo saluto al piccolo Gianlorenzo Manchisi, morto a 2 anni e mezzo dopo la caduta da un carro di Carnevale durante la sfilata del Martedì Grasso. Sul sagrato, prima che la bara fosse portata al cimitero, sono stati lanciati in cielo palloncini bianchi e azzurri (foto).

Ha celebrato la funzione l'arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi: è spettato a lui mettere un seme di speranza e dare un senso a un dolore immenso. "Oggi sentiamo l'ingiustizia del male che spegne la vita. Gianlorenzo era solo gioia e oggi tutto ci sembra perduto, ma noi, Signore, abbiamo fede in te e per questa fede sappiamo che Gianlorenzo è diventato un angelo e lo sappiamo per il tuo esempio. Tu non ci hai fatto una lezione sul dolore, hai sofferto attraverso tuo figlio e hai spiegato l'amore amando fino a donare la vita di tuo figlio per tutti noi. Oggi Gianlorenzo è luce e non è un caso che sia una bella giornata. Sia fatta la tua volontà d'amore, Padre, e consola i suoi genitori e i suoi fratelli. Riposa in pace, piccolo angelo mio", le parole dell'arcivescovo. 

Prima della benedizione finale, il padre del piccolo, Giuseppe, ha voluto esprimere il suo dolore: "Sarebbe bello poter liquidare con un addio l'esistenza del mio piccolo principe. Come quando un fiume si perde nel mare. Ma non è così e io non smetterò mai di piangere per lui. Oggi il mio piccolo Gianlorenzo non è figlio solo mio, ma di tutti voi che siete qui e di chi in questo giorno ha pensato a lui".

Alle esequie era presente anche il sindaco di Bologna Virginio Merola, che per oggi ha indetto il lutto cittadino.

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L'INCHIESTA - Intanto, proseguono le indagini dei carabinieri che, in settimana, consegneranno la loro informativa in Procura. L’inchiesta, coordinata dalla pm Beatrice Ronchi, è per omicidio colposo e, all’esito della relazione dei carabinieri, non è escluso che venga nominato un consulente tecnico. Gli accertamenti dei militari dell’Arma (video), in particolare, sono tesi a chiarire se il carro allegorico fosse a norma o meno. Se rispettasse, in particolare, quanto previsto dalla legge 81 del 2008. Il mezzo aveva superato il collaudo statico.

Tuttavia, un punto fondamentale da verificare  è quello relativo alla distanza tra una sbarra della ringhiera e l’altra: se, cioé, lo spazio fosse troppo ampio. Ma non solo: c’è da capire anche se la copertura delle ruote del rimorchio, di stoffa, in feltro, fosse adeguata.

In altre sfilate di Carnevale, infatti, la struttura che copre le ruote dei carri è rigida. Viene realizzata, cioè, una specie di armatura di ferro o legno di sicurezza, che impedisce che qualcuno possa finire accidentalmente investito o schiacciato, come è successo al piccolo Gianlorenzo.   

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