FRANCESCO MORONI
Cronaca

Bambini in arrivo da Gaza, il Rizzoli di Bologna accoglie 4 piccoli ospiti

In fuga dalla guerra: sono arrivati in Italia grazie al corridoio umanitario. Il direttore Rocca: “Sono pazienti che hanno vissuto esperienze difficilissime e inimmaginabili, ora sono finalmente qui e faremo il possibile per aiutarli”

Bologna, 4 febbraio 2023 - Sono arrivati oggi all’ora di pranzo i bambini palestinesi in fuga dalla guerra che saranno curati all’Istituto ortopedico Rizzoli. Tre sono accompagnati dalle rispettive madri, la più piccola - di soli 14 mesi - è accompagnata da una parente insieme con i figli.

I piccoli sono arrivati in Italia grazie al corridoio umanitario gestito dal ministero della Difesa, che ha fatto sì che 18 bambini arrivassero al porto di La Spezia, grazie a una nave della Marina, la Vulcano, per essere poi trasportati nei principali istituti specializzati italiani. Ad accoglierli, dopo 10 giorni di vita a bordo della nave, una colonna sanitaria di otto mezzi supportati da venti operatori della Croce Rossa Italiana tra infermieri, medici, psicologi, mediatori culturali e autisti. 

I bimbi palestinesi e l'arrivo al Rizzoli di Bologna per le cure (FotoSchicchi)
I bimbi palestinesi e l'arrivo al Rizzoli di Bologna per le cure (FotoSchicchi)

Nel complesso si tratta di 11 persone in tutto tra bimbi feriti e accompagnatori, tutti in condizioni di evidente fragilità fisica e psicologica in considerazione della provenienza da un contesto di guerra.

I tre bimbi più grandi hanno tra i 4 e i 7 anni, due presentano fratture di femore, uno una frattura di tibia e un bambino ha esiti di trauma da scoppio da valutare e trattare.

All’arrivo al Rizzoli i pazienti e i loro familiari sono stati accolti dal direttore generale del Rizzoli Anselmo Campagna, dalla direttrice sanitaria Viola Damen, dal direttore dell’Ortopedia Pediatrica del Rizzoli Gino Rocca e da tutto il personale del reparto e dei servizi annessi.

“Siamo sempre disponibili a collaborare e ad accogliere i profughi che scappano da contesti difficili - puntualizza l’assessore alla Sanità Raffaele Donini -. Diamo massima disponibilità così come fatto con chi scappa dalla guerra in Ucraina”.

“Insieme al mio staff stiamo eseguendo le prime consuete visite ed esami diagnostici per una valutazione approfondita dei casi al fine di definire un trattamento personalizzato e adeguato per ognuno di loro – spiega Rocca. – Sono pazienti che hanno vissuto esperienze difficilissime e inimmaginabili, ora sono finalmente qui e faremo il possibile per aiutarli”. 

“Siamo in costante e stretto contatto con il Ministero della Salute – precisa il direttore generale Campagna. – In questi giorni c’è stato un continuo aggiornamento di informazioni, ora ci prenderemo cura di questi piccoli pazienti, restando sempre a disposizione per future richieste di accoglienza”.