Bologna, 9 agosto 2024 – Sono arrivati ieri all’aeroporto di Bologna i 16 bambini di Gaza, arrivati in Italia con un'evacuazione medica nell'ambito della missione MedEvac-Medical Evacuation del Meccanismo europeo di Protezione civile.
Tre di loro, tutte bimbe tra i 10 e i 12 anni, resteranno negli ospedali bolognesi (due al Maggiore e una al Sant’Orsola) per essere curate. Gli altri erano stati destinati a vari nosocomi italiani a seconda della gravità e delle patologie. Purtroppo uno di loro è morto durante il trasporto da Bologna al Niguarda di Milano. L’ambulanza ha dovuto fermarsi all’altezza di Parma per prestare tutte le cure possibili, ma il piccolo ha avuto un arresto cardiaco che i medici non sono riusciti a contrastare.
Bimbo morto durante il viaggio verso Milano
Il piccolo, "probabilmente di sei mesi appena", era già peggiorato dopo l'atterraggio a Bologna. Lo riferisce l'assessore alla Sanità della Regione Emilia-Romagna Raffaele Donini al Maggiore di Bologna per fare il punto sui progetti di cura per le tre bambine che saranno ricoverati nel capoluogo emiliano romagnolo. "Questa – ha spiegato Donini – è una cosa che ci dispiace molto".
Le tre bimbe da Gaza a Bologna
Hanno tutte le i 10 e 12 anni. Una, con gravi problemi cardiaci, sarà ricoverata alla cardiologia chirurgica pediatrica del Sant’Orsola. Le altre due verranno prese in carico dal Maggiore.
Una piccola ha un problema molto serio al viso, a causa dell’esplosione di una bomba. I medici del reparto maxillofacciale cercheranno – e hanno tutta l’intenzione di riuscirci – di ricostruire la parte del viso che le manca. La terza ha problemi ortopedici e lì sarà curata per varie lussazioni, la più grave a una spalla.
Non solo loro, le tre piccole, saranno prese in carico dai nostri ospedali. Anche le mamme e i fratellini che le hanno accompagnate in questo viaggio della speranza saranno controllati e supportati dai nostri medici.
Gli altri viaggi della speranza
All'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino sono in cura un adolescente di 17 anni e un bambino di 3 anni provenienti da Gaza. Il primo paziente, di 17 anni, presenta un tumore a carico delle ossa del bacino, mentre il secondo, un bambino di 3 anni, è affetto da una grave cardiopatia. Saranno ricoverati rispettivamente presso il reparto di Oncoematologia Pediatrica. Anche in questo caso, vengono accolti anche i fratellini.
Un bimbo di cinque anni, una adolescente di quattordici sono già al Mayer di Firenze assieme a due fratellini di 3 e 5 anni. Il più piccolo presenta un trauma cranico e verrà ricoverato in Neurochirurgia. La quattordicenne, che ha delle ustioni di terzo grado su entrambi i piedi riportate in seguito a una esplosione, accompagnata dalla nonna, verrà curata in regime di day hospital. I due fratellini, invece, hanno entrambi una immunodeficienza rara saranno seguiti dal reparto di Immunologia.
Gli altri ospedali italiani che hanno aperto loro le porte sono il Papa Giovanni di Bergamo; il Salesi di Ancona; il Burlo Garofalo di Trieste; il Santa Maria di Terni; il Santa Maria della Misericordia di Perugia.