
Morto dopo la malattia uno dei più noti interpreti recenti del personaggio. Dal 1989 ha indossato i panni della maschera durante le feste di Carnevale.
Bologna piange il suo Balanzone. All’alba di ieri nell’ospedale di Vergato è morto Alessandro Mandrioli, il più noto recente interprete della maschera carnevalesca che ha rappresentato per più di trent’anni sui carri del Carnevale dei bambini. Aveva 75 anni. Lo scorso 12 ottobre ha vestito gli abiti di Balanzone al ‘Columbus Day’, la festa nazionale degli Stati Uniti, per la ricorrenza dello sbarco di Cristoforo Colombo nelle Americhe. Dotato di fisico e spirito giusto per indossare il cappello a larghe falde e il costume in bianco e nero e portarlo in giro con fare svagato, la battuta fulminante, il distacco e il portamento adeguato ad un personaggio che sta sul palco come nella vita.
Mandrioli salì sul carro principale del Carnevale dei bambini nel 1989 come sostituto temporaneo dell’attor maggiore, Vittorio Franceschini, indisposto. Da allora però questo petroniano ‘doc’, da oltre quarant’anni residente a Zola e attore per passione, fino alla sospensione della manifestazione di cinque anni fa, non ha mai mancato l’appuntamento con il carnevale ideato dal cardinal Lercaro.
È lui che componeva e declamava anche il tradizionale discorso al popolo che dopo il corteo svolto lungo via Indipendenza faceva sosta davanti alla cattedrale di San Petronio. Una tradizione che fino all’ultimo ha sperato di vedere ripristinata, anche perchè lui l’abito di Balanzone non l’ha mai dismesso. In questi anni l’ha indossato in feste e ricorrenze, non solo a Bologna o a Zola, ma soprattutto l’ha esibito in Italia e all’estero: da Torino a Catanzaro, Modena, Parma e Barcellona. L’ha vestito anche a Montecitorio, e questo grazie all’iniziativa del Centro di coordinamento delle maschere italiane con il quale ha diffuso lo spirito e il dialetto petroniano in innumerevoli piazze.
Ha combattuto fino in fondo la sua malattia e ieri mattina, un paio d’ore prima del decesso del Papa, "ha fatto il suo inchino, ha sorriso dal palco e si è chiuso il sipario tra gli applausi di chi lo ha amato, apprezzato, di chi ha riso e pianto con lui. Balanzone ha portato gioia, cultura, e arte in questo mondo e ora, accanto a Claudia, continuerà lo spettacolo. Buon viaggio Dottore, buon viaggio papà" hanno scritto stamattina i suoi figli nel comunicare il trapasso. Il funerale si terrà nei prossimi giorni nell’abbazia di Zola.