Bologna 12 ottobre 2023 – Una volta l’avevano presa per il collo e minacciata – "Ti stupro e ti taglio la gola" – perché lei aveva cercato di impedire loro di rubare lattine di bibite e scatole di gelati confezionati dal suo supermercato, in via D’Azeglio. Un’altra volta, le avevano mostrato un coltello. Un’altra ancora, le avevano sfasciato il negozio per dispetto, siccome lei aveva chiamato la polizia non appena li aveva riconosciuti. E ogni volta, la vittima li aveva denunciati in Questura. Fornendo indicazioni precise sugli autori del gesto, con tanto di fotografie e video girati con il suo telefonino e immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza del negozio. Lei è la titolare del supermercato preso di mira, loro sono alcuni membri della ’baby gang’ che da qualche settimana imperversa tra le vie D’Azeglio e San Mamolo.
Ora però le è stata comunicata dalla Procura la richiesta di archiviazione per l’ultima di queste sue querele, quella del 2 settembre scorso. Quando, ricostruisce appunto la donna, due minorenni della ’gang’ l’avevano minacciata di morte e afferrata per la gola mentre lei cercava di bloccarli dal derubare (di nuovo) il suo negozio.
La richiesta è spiegata con l’impossibilità di identificare con certezza gli autori del reato stando alla relazione della polizia sui fatti accaduti quel giorno. Ma la commerciante non ci sta, e si è perciò affrettata a nominare un legale che la rappresentasse, l’avvocato Duccio Cerfogli,
per presentare opposizione alla richiesta di archiviazione. "Appare strano che non si sia giunti a un’identificazione dei ragazzini autori di questo episodio, perché a corredo di ogni circostanza denunciata la mia assistita aveva fornito fotografie e video in cui venivano chiaramente ripresi in volto i suoi aggressori" riflette adesso l’avvocato, che anticipa come la sua assistita abbia già chiesto un incontro in merito con il Questore Isabella Fusiello, che fin dal primo giorno si era personalmente interessata alla vicenda.Parlando con il Carlino qualche settimana fa, la vittima aveva raccontato di avere indicato personalmente gli autori dell’aggressione agli agenti, che aveva contattato apposta dopo avere riconosciuto i ragazzi mentre passeggiavano sotto al portico di fronte alla sua attività. Per giunta, le sarebbe anche stato riferito con certezza che si trattava di alcuni minorenni ospiti della comunità per minori stranieri non accompagnati di Villa Aldini.
L’episodio più grave attribuito dalla vittima alla ’gang’ è accaduto un sabato estivo all’ora di pranzo. Il market era vuoto, ma la commerciante notò i due ragazzini entrare e, cercando di stare attenti a non farsi riprendere dalle telecamere di videosorveglianza interne al negozio, iniziare a bere bibite prese dagli scaffali e a consumare gelati infilandoseli in bocca direttamente dalla scatola, nascosti tra le corsie. La titolare del supermercato andò quindi ad affrontarli, ma per tutta risposta loro l’aggredirono. Uno in particolare l’afferrò alla gola e solo il fortuito ingresso di un cliente, che si lanciò in difesa dell’esercente, riuscì a bloccare la furia degli adolescenti, che dopo avergli sputato in faccia fuggirono fuori dove, sotto al portico, li aspettavano alcuni altri amici.
Nel frattempo però restano in piedi le indagini su altri due episodi analoghi, di cui si sta occupando la Procura con gli agenti del commissariato Due Torri-San Francesco. L’allerta è quindi massima.
Oltre alla polizia, peraltro, dopo alcune segnalazioni anche i carabinieri si stanno interessando alle malefatte della baby gang.
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