Passeggiando in via Arno, qualche gruppetto di ragazzini si nota subito. È sabato pomeriggio e qualcuno si è appostato sotto il portico, tra negozi e attività, il più delle volte per bighellonare o anche solo far trascorrere un po’ il tempo. Gli sguardi indagatori, però, non mancano, e qualcuno sembra avere la tipica faccia di chi ha rubato la marmellata. O sa di aver combinato qualcosa. Da ieri mattina nella strada, per via Faenza, a ridosso del Giardino Europa Unita, non si parla d’altro: il problema baby gang che affligge il Savena è sul Carlino appoggiato sopra i tavoli del bar, sulla bocca dei clienti che si fermano per un caffè, negli occhi delle mamme preoccupate fuori dalla gelateria.
"Sì, è vero, li vediamo spesso – conferma Andy Xu, titolare del Caffè Grand’Italia –. Non abbiamo mai avuto episodi spiacevoli in prima persona, né danni al negozio, o visto scene particolari. Ma tanti cittadini continuano a parlare di questa emergenza".
I gruppetti prendono di mira soprattutto supermercati e bar: attività dove possono trovare qualcosa di appetibile come succhi di frutta, tè freddo, qualche merendina. In particolare proprio il Carrefour all’angolo tra le vie Arno e Faenza. Ma non solo, come raccontano dalla gelateria sull’altro lato della strada: "Stavo parlando dell’inchiesta sul giornale proprio pochi minuti fa, con il mio responsabile – racconta Elena Petruzzelli –. Anche perché uno dei ragazzini rapinati per pochi spicci, poco prima dell’accaduto, era venuto qui da me a comprarsi un gelato: sono tutti bambini, o poco più, che frequentano le elementari e le medie qui intorno". E anche a San Lazzaro, soprattutto al Parco dei Cedri, c’è chi assicura che siano successi altri episodi simili come in via Arno.
Anche da un altro bar confermano: "Sì, anche io li ho visti. Ma cerco sempre di parlarci e di instaurare un dialogo, prima di prendere qualche iniziativa, perché il più delle volte si tratta soltanto di ragazzini soli e impauriti". Tutti i cittadini parlano di un problema noto e diffuso, che ora ha bisogno di soluzioni.
"Neanche io sono mai stato molestato o ho subito aggressioni, eppure è vero che qui si vedono tanti gruppi di ragazzini e molti conoscenti raccontano di essere stati infastiditi – sottolinea Eugenio Sansonetti, residente della zona –. Ci vorrebbe più attenzione al riguardo".
Baby gang che scorrazzano qua e là e, sempre più spesso, finiscono per commettere veri e proprio reati, con piccole vittime prese di mira per un bottino di appena due o tre euro. A volte, anche con l’utilizzo di coltelli per intimorire i passanti. Poi c’è stata anche quella volta in cui una decina di auto sono state vandalizzate proprio in via Faenza. Qualcuno gira su delle Mobike forzate e taccheggiate, in modo da potersi dileguare in fretta all’occorrenza. Altri invece si limitano a sparare la musica a tutto volume dagli apparecchi blueetooth. Certo è che, su una cosa, tutti i residenti concordano: "Questa è sempre stata una via piuttosto tranquilla, ma negli ultimi anni è cambiato tutto. Ora non è più così, non siamo tranquilli".