Bologna, 29 aprile 2024 – L’autovelox di via Berti Pichat a Bologna non è ancora in funzione che già si scatenano le polemiche. Anzi, gli esposti. Infatti, il sindacato Snater dei vigili urbani ha già pronta una protesta ufficiale conto il Comune di Bologna da presentare ai ministeri delle infrastrutture e degli interni.
Lo ha preannunciato la stessa sigla sindacale in Prefettura aggiungendo che è pronta anche allo sciopero il prossimo 12 maggio, giorno della Strabologna.
Secondo lo Snater, infatti, i nuovi dispositivi per il controllo della velocità sono ad oggi "privi della prescritta omologazione", mentre la giurisprudenza ha "sempre ribadito che la stessa sia imprescindibile per la validità dell'accertamento di violazioni ed eventuali sanzioni, e la suprema Corte di cassazione lo abbia più volte sancito". Il rischio secondo questi rappresentanti dei vigili è che le multe fatte saranno annullate.
In questo il Comune, sempre secondo il sindacato, "manifesta un classismo e un'indifferenza verso i cittadini mai viste: facile profetizzare che i più abbienti, che avranno la possibilità di rivolgersi a un bravo legale, faranno valere le pronunce già esistenti e si vedranno accogliere i ricorsi, mentre le persone 'normali' che non hanno la stessa possibilità di anticipare denaro a un avvocato, pagheranno dei verbali ab origine viziati dalla irregolarità dello strumento. E' un'operazione che evoca un'immagine, quella della pesca a strascico, dove solo alcuni pesci riescono a uscire dalla rete e si salvano: ma la legge è davvero uguale per tutti?".
Ma è anche una questione di risorse. "A fronte di una amministrazione comunale che sistematicamente piange miseria con lamenti inenarrabili quando si tratta di riconoscere incentivazioni economiche ai dipendenti, rimarcando altresì un calo di introiti dai servizi, perché - si chiede Snater - centinaia e centinaia di migliaia di euro di denaro pubblico vengono spesi con tale pressapochismo ed incompetenza?".
Dunque il sindacato, che contesta da tempo anche i segnalatori di velocità utilizzati per la Città 30 (i cosiddetti infovelox), "a tutela di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori coinvolti, nonché di tutti i cittadini, chiede per l'ennesima volta che l'amministrazione comunale si comporti con correttezza e legittimità, desista dal far utilizzare a dispetto di tutte le difformità normative da noi evidenziate strumenti illegittimi dimostrando rispetto per dipendenti e utenti della strada: questi sono valori indispensabili per la credibilità di una istituzione".