GIORGIA DE CUPERTINIS
Cronaca

Automobilisti furiosi Il traffico va in tilt, code e clacson sui viali "Questo è un inferno"

Circonvallazione chiusa tra i Giardini Margherita e Porta San Donato. Vetture incolonnate per ore anche nelle zone limitrofe. I disagi iniziati nel primo pomeriggio sono proseguiti fino a sera.

Automobilisti furiosi  Il traffico va in tilt,  code e clacson sui viali  "Questo è un inferno"

Automobilisti furiosi Il traffico va in tilt, code e clacson sui viali "Questo è un inferno"

di Giorgia De Cupertinis

Possibili caos e disagi erano già stati messi in conto. E da rischio a pura realtà il passo è stato breve. Il ritorno della Street rave parade in città, ieri pomeriggio, ha infatti creato ben più di un imbottigliamento. E chiusi temporaneamente i viali di circonvallazione tra i Giardini Margherita e Porta San Donato, gli automobilisti si sono così ritrovati incolonnati nelle zone limitrofe.

Stessa sorte nelle strade adiacenti alle zone interessate dalla manifestazione, come via Irnerio, via Mascarella, viale Masini, via Matteotti, piazza dell’Unità, via Donato Creti, via Ferrarese, rotonda Monti fino al Parco Nord. Mani sul volante, in attesa che le file riuscissero poco a poco a ridursi, i bolognesi sono stati costretti a trovare un percorso alternativo. Ma non senza prima storcere il naso. Abbiamo raccolto i commenti di alcuni automobilisti rimasti bloccati nel traffico.

"È un inferno – spiega un giovane al semaforo – sto facendo il giro in lungo e in largo, ho degli appuntamenti e sono già in ritardo. Chiudere i viali di sabato pomeriggio mette in difficoltà chiunque". C’è chi addirittura spegne il motore in attesa che i veicoli si rimettano in marcia. E chi, invece, dimostra il suo dissenso a suon di clacson.

"Un vero disastro – afferma Gianluca Grilli –. Tornare a casa oggi è un incubo. Non mi rimane che incrociare le braccia e aspettare, fermo in coda".

Maria Lobello aggiunge il proprio pensiero: "È un’ora che giro in auto, con così tanti tratti chiusi diventa una reale scomodità poter circolare e muoversi in auto".

All’altezza di Porta San Donato, appena prima del nastro di sbarramento, Leonetta Tartarini scende dal taxi. "Non si poteva proseguire dritto. Così, dopo venti minuti ferma nel traffico, sono scesa: oltre all’attesa ho comunque dovuto pagare la corsa, considerando anche il tempo in cui siamo rimasti bloccati – racconta – queste situazioni mettono in difficoltà diversi cittadini, anche perché persino gli autobus sono rimasti vittime di un traffico paralizzato".

Finestrino abbassato, anche Antonella Asaro racconta di un pomeriggio all’insegna di una "viabilità compromessa" perché "siamo usciti di casa per fare una commissione, ma è stato il delirio: siamo infatti rimasti imbottigliati e per fare due chilometri ci abbiamo messo più di un’ora".

Sorte simile quella di MariaRita Abbate, che riferisce le criticità riscontrate lungo il suo percorso in auto: "Abito a cinque minuti dalla stazione, dove sono andata per aspettare una mia amica che arrivava a Bologna per qualche giorno – spiega – per fare un chilometro e mezzo ci ho messo tre volte il tempo che impiego normalmente. Sono situazioni che creano ben più di un disagio per chi si muove su quattro ruote: io, per esempio, non mi muovo spesso in macchina, ma questo pomeriggio, a causa del traffico che ho trovato, sicuramente me lo ricorderò per molto altro tempo ancora".