REDAZIONE BOLOGNA

Auto ibride a Bologna, stretta in vista per la Ztl

Il Comune studia "una diversa gestione degli ingressi". Possibile l’istituzione di pass per i soli residenti. Larghetti: "Molti dei 39.000 permessi sono di persone che vivono in periferia o neppure a Bologna"

Auto ibride, Bologna valuta la stretta sui pass per la Ztl

Bologna, 14 maggio 2023 – Il boom delle auto ibride in città – che possono entrare nella Ztl con un pass virtuale gratuito – sta provocando un robusto aumento di traffico nel centro storico. E il trend in costante crescita è destinato a consolidarsi: basta pensare che nel 2021 le auto ibrideelettriche nella Città metropolitana sono cresciute del 48% (del 39% in città) rispetto all’anno precedente. Solo a Bologna, a fine 2021 le ibrideelettriche erano quasi 15mila, pari al 7,1% del totale, contro il dato nazionale del 2,9%.

Ora, per evitare il congestionamento, sia pure green, del centro, il Comune pensa a una nuova stretta sugli accessi alla Ztl.

In un contesto in cui "si dovrà ridisegnare tutto il sistema di mobilità urbana grazie all’arrivo del tram", afferma l’assessora Valentina Orioli, il tema dell’accesso al centro sarà "oggetto di valutazione complessiva, con una necessaria diversa gestione degli ingressi".

Una delle ipotesi potrebbe essere limitare l’accesso libero solo alle auto ibride dei residenti in centro. "Oggi – commenta Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione civica – abbiamo autorizzazioni per entrare in centro e parcheggiare gratis a 39.000 veicoli ibridi o elettrici, in stragrande maggioranza ibridi, di persone che non risiedono in centro e a volte neppure a Bologna".

Cancellando queste agevolazioni "potremmo diminuire la pressione della sosta di auto in centro – afferma la Larghetti – senza compromettere quella dei residenti, che hanno possibilità ridotte di sosta, o quella di di chi usa la bici o delle persone disabili".

Il tema è stato sollevato, negli ultimi giorni, da Roberto Fattori, consigliere comunale Pd. "Se vogliamo tutelare il centro storico e in particolare chi ci vive – avverte –, dobbiamo porre grande attenzione anche al modo in cui sono utilizzati gli spazi pubblici, che sappiamo essere limitati". Oggi, invece, "c’è chi da un Comune della prima cintura, servitissimo dai mezzi di trasporto, viene ogni giorno in auto a Bologna perché ha un’ibrida".

Anzi, sottolinea Fattori, "c’è chi appositamente compra un’ibrida per entrare in centro quando con l’auto vecchia, non ibrida, non c’era mai andato ed evidentemente poteva farne e mano".

Il consigliere dem invoca un cambio di marcia da parte della giunta Lepore. Perché "riempire il centro di auto da Comuni della cintura che sono perfettamente serviti dai trasporti pubblici significa non tutelare né gli spazi né i residenti".

Secondo Fattori, l’apertura della Orioli "chiarisce che si andrà nella direzione che prevede di intervenire quando si raggiungono, e si sono già raggiunte, determinate soglie di accessi di veicoli con particolari caratteristiche".

Luca Orsi